Il thailandese Kiradech Aphibarnrat (nella foto di Getty Images) ha vinto con 276 colpi (67 69 68 72, -12) lo Shenzhen International (European Tour), disputato sul percorso del Genzon Golf Club (par 72), a Shenzhen in Cina, dove Marco Crespi ha offerto un’ottima prestazione classificandosi quarto con 278 (69 70 72 67, -10). Al 29° posto Matteo Manassero, con 283 (69 70 74 70, -5), e al 44° Renato Paratore con 286 (72 71 72 71, -2). Aphibarnrat, 26enne di Bangkok, ha terminato la gara alla pari con il cinese Hao-tong Li (276 – 71 73 65 67), nativo di Hunan, vent’anni nel prossimo agosto e attualmente nel Web.com Tour statunitense, e poi lo ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio. E’ il secondo titolo per il thailandese, che aveva colto il primo nel Malaysian Open del 2013 superando di un colpo Edoardo Molinari. Ha ricevuto 386.168 euro su un montepremi di 2.375.000 euro. In un finale molto concitato, in cui a poche buche dal termine ben undici giocatori erano al secondo posto a due colpi da Li, alcuni in campo altri come Crespi in club house, non è riuscito l’aggancio all’inglese Tommy Fleetwood, terzo con 277 (-11) e fermatosi a un colpo dal playoff. Si è poi un po’ sfoltito il gruppetto dell’azzurro che ha annoverato il francese Julien Quesne, il cinese Wen-yi Huang, gli inglesi David Howell e Tom Lewis, il coreano Y.E. Yang e lo statunitense Peter Uihlein. Ha ceduto nelle ultime battute lo spagnolo Pablo Larrazabal, anch’egli sulle orme di Li, 22° con 281 (-7) insieme al sudafricano Darren Fichardt, e ha fatto appello all’orgoglio Bubba Watson, ‘stella’ del torneo e piuttosto deludente, risalendo dal 58° al 29° posto, affiancando Manassero, con un 65 (-7, con otto birdie e un bogey). In basso l’iberico Rafael Cabrera Bello, 47° con 287 (-1), l’indiano Shiv Kapur e il sudafricano Garth Mulroy, 52.i con 288 (par). Aphibarnrat, leader dopo tre turni, è partito male e ha rischiato di compromettere le sue chances con due birdie e quattro bogey sulle prime sedici buche, poi con due prodezze si è concesso il playoff quando Li, davanti alla TV in club house, pensava di avere partita vinta. Prima ha realizzato l’eagle per riprendere il rivale, poi sull’ultima buca ha rimediato a una situazione difficile, dopo un drive sbilenco con palla in bunker, mettendo a segno un difficile putt per il par. Il cinese è stato impeccabile negli ultimi due turni con un 65 (-7, con sette birdie) e un 67 (-5) con sei birdie e un bogey. Quell’unico bogey in 36 buche, però, arrivato a tre dal termine, gli ha in pratica impedito di vincere. Crespi ha concluso la sua gara, tutta nelle posizioni d’avanguardia, con un 67 dovuto a tre birdie e a un bogey in uscita e tre birdie nel rientro. Manassero, dopo due bogey in avvio, ha preso un bel ritmo e ha siglato un 70 (-2) aggiungendo allo score cinque birdie e un altro bogey. Per Paratore, tornato a premio dopo tre tagli consecutivi, 71 (-1) colpi con tre birdie e due bogey. Alla fine del primo giro è stato squalificato Edoardo Molinari. Il suo caddie ha percorso un piccolo tratto di strada su un golf car e il torinese, non essendosene accorto, ha firmato lo score senza aggiungere la penalità. Inevitabile la sanzione. TERZO GIRO – Marco Crespi, 17° con 211 colpi (69 70 72, -5), pur perdendo dieci posizioni, si è mantenuto in alta classifica a un giro dal termine dello Shenzhen International (European Tour), che si sta disputando sul percorso del Genzon Golf Club (par 72), a Shenzhen in Cina. Hanno fatto qualche passo indietro anche Matteo Manassero, 28° con 213 (69 70 74, -3), e Renato Paratore, 43° con 215 (72 71 72, -1). Il thailandese Kiradech Aphibarnrat (204 – 67 69 68, -12), 26enne di Bangkok, un titolo nel circuito (Malaysian Open, 2013, davanti a Edoardo Molinari), ha sorpassato in vetta alla graduatoria lo statunitense Peter Uihlein (206 – 67 68 71, -10). Al terzo posto con 207 (-9) lo spagnolo Pablo Larrazabal, al quarto con 208 (-8) gli inglesi Matt Ford e Tommy Fleetwood, l’argentino Emiliano Grillo e l’australiano Scott Hend, all’ottavo con 209 (-7) lo svedese Kristoffer Broberg, il sudafricano Darren Fichardt, il coreano Y.E. Yang, l’inglese Tom Lewis e il cinese Hao-tong Li. L’indiano Shiv Kapur è alla pari con Manassero, hanno un colpo in più, 36.i con 214 (-2), il sudafricano Garth Mulroy e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, e occupa il 53° posto con 217 (+1) l’altro iberico Alvaro Quiros. Sempre più deludente Bubba Watson, che era la ‘stella’ del torneo, 58° con 218 (+2) dopo il secondo 74 (+2) consecutivo. Aphibarnrat è andato a grande andatura per tredici buche, con nove birdie e due bogey, poi nelle ultime due ha rimesso tutti in corsa con un doppio bogey e un bogey per il 68 (-4). Crespi ha marciato nel 72 del par con tre birdie e tre bogey e Manassero ha assommato 74 colpi con un birdie, un bogey e un doppio bogey. Paratore è arrivato al giro di boa con quattro birdie e un bogey, ma nel rientro ha rallentato e ha siglato il 72 con un birdie, due bogey e un doppio bogey. Al termine del primo giro è stato squalificato Edoardo Molinari. Il suo caddie ha percorso un piccolo tratto di strada su un golf car e il torinese, non essendosene accorto, ha firmato lo score senza aggiungere la penalità. Inevitabile la sanzione. Il montepremi è di 2.375.000 euro dei quali 386.168 andranno al vincitore. SECONDO GIRO – Matteo Manassero e Marco Crespi hanno mantenuto il settimo posto con 139 (-5) colpi e con gli stessi parziali (69 70) nel secondo giro dello Shenzhen International (European Tour), che si sta disputando sul percorso del Genzon Golf Club (par 72), a Shenzhen in Cina. E’ salito dal 46° al 29° Renato Paratore con 143 (72 71, -1) ed è stato squalificato dopo in turno iniziale Edoardo Molinari. Nuovo leader con 135 (67 68, -9) colpi è lo statunitense Peter Uihlein che precede il thailandese Kiradech Aphibarnrat (136, -8). In terza posizione con 138 (-6) l’argentino Emiliano Grillo, il francese Gregory Havret, il sudafricano Darren Fichardt e l’inglese Matt Ford, mentre Manassero e Crespi sono affiancati dall’australiano Scott Hend, dal sudafricano Trevor Fisher jr, dall’inglese Tommy Fleetwood, dal transalpino Julien Quesne, dal danese Lucas Bjerregaard e dal cinese Wen-yi Huang, in vetta dopo un turno. Hanno lo stesso score di Paratore anche il francese Romain Wattel, il sudafricano Garth Mulroy, l’indiano Shiv Kapur, lo spagnolo Alvaro Quiros e il coreano Y.E. Yang. Non ha tenuto un gran ritmo lo statunitense Bubba Watson, “stella” del torneo, 42° con 144 (70 74, par) insieme all’iberico Rafael Cabrera Bello. Fuori al taglio, caduto a 146 (+2). il belga Nicolas Colsaerts, 89° con 150 (+6). Uihlein, 26enne di New Bedford (Massachusetts) con un successo nel circuito (Madeira Islands Open, 2013) ha chiuso in 68 (-4) con cinque birdie e un bogey e Watson con un deludente 74 (+2) dopo tre birdie e cinque bogey. Crespi ha realizzato due birdie e un bogey in ciascuna metà del campo per il 70 (-2) e Manassero, partito dalla buca 10, ha segnato lo stesso punteggio con due birdie e altrettanti bogey in uscita e con tre birdie e un bogey nel ritorno. Pessimo inizio di Paratore (via anch’egli dalla buca 10) con quattro colpi persi in sei buche per un doppio e un triplo bogey a fronte di un birdie. SI è reso però autore di un ottimo recupero con cinque birdie nel prosieguo per il 71 (-1). Edoardo Molinari, messo fuori gioco dai giudici dopo il primo giro chiuso in 75 (97°, +3), ha spiegato su Twitter: "Sono stato squalificato perché il mio caddy è salito per dieci metri su un golf car tra il green della 9ª e il tee della 10ª. Sfortunatamente non l’ho visto, poiché camminavo più avanti". Avendo firmato lo score senza aggiungere la penalità, per il torinese è scattata inevitabile la sanzione. Il montepremi è di 2.375.000 euro dei quali 386.168 andranno al vincitore.
PRIMO GIRO – Matteo Manassero e Marco Crespi, settimi con 69 (-3) colpi sono partiti con il piede giusto nello Shenzhen International (European Tour), che si sta disputando sul percorso del Genzon Golf Club (par 72), a Shenzhen in Cina. Poco sopra metà graduatoria Renato Paratore, 46° con 72 (par), e poco oltre Edoardo Molinari, 97° con 75 (+3).
Sorpresa al vertice dove si è portato con un ottimo 66 (-6) lo sconosciuto cinese Wen-yi Huang, 35 anni, professionista dal 2011 e alla 16ª presenza nel circuito. E’ andato otto volte a premio con un piazzamento tra i top ten (7° BMW International Open, 2013) e con neanche 200.000 euro di guadagno. Lo seguono a un colpo il coreano Byeong Hun An, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, il cileno Felipe Aguilar e lo statunitense Peter Uihlein (67, -5) e a due il sudafricano Darren Fichardt (68, -4). Sono alla pari con Crespi e Manassero gli inglesi Ross Fisher, Anthony Wall, Matt Ford e Andy Sullivan, il francese Romain Wattel, il sudafricano Garth Mulroy, l’indiano Shiv Kapur e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello. L’americano Bubba Watson, stella della gara, si è disimpegnato con un 70 (-2) per il 17° posto e hanno realizzato lo stesso score di Paratore anche l’iberico Alvaro Quiros e il coreano Y.E. Yang. Al limite del taglio il belga Nicolas Colsaerts, 65° con 73 (+1). Huang ha condotto la sua volata verso la cima del leaderboard con otto birdie e due bogey e Watson è andato a corrente alternata con cinque birdie e tre bogey. Manassero ha iniziato con un bogey, poi ha messo a segno cinque birdie nell’arco di otto buche (dalla 6ª alla 13ª) e ha terminato con un birdie e due bogey sulle ultime cinque. Per Crespi, partito dalla 10ª, un birdie in uscita e quattro birdie e due bogey nel rientro. Paratore, dopo un buon avvio con due birdie, ha trovato tre bogey di fila e ha riportato i conti in par con altri due birdie e un bogey. Infine Edoardo Molinari ha perso due colpi sulle prime nove buche (un birdie, tre bogey) e uno sulle seconde nove (due birdie, tre bogey). Il montepremi è di 2.375.000 euro dei quali 386.168 andranno al vincitore. PROLOGO – L’European Tour torna in Oriente per la disputa dello Shenzhen International (16-19 aprile) sul percorso del Genzon Golf Club, a Shenzhen in Cina, al quale seguirà il Volvo China Open (Shanghai, 23-26 aprile). Quattro gli italiani impegnati, Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Marco Crespi e Renato Paratore, con i primi tre che poi andranno anche a Shanghai, dove invece Paratore è in lista d’attesa. A Shenzhen fari puntati su Bubba Watson, due Masters nel suo palmares ma una prova in grigio la settimana passata ad Augusta dopo difendeva il titolo nel primo major stagionale. Sul tee i partenza gli spagnoli Pablo Larrazabal, Rafael Cabrera Bello e Alvaro Quiros, gli svedesi Alex Noren e Robert Karlsson, lo scozzese Richie Ramsay, il belga Nicolas Colsaerts, i francesi Alexander Levy e Gregory Bourdy, gli inglesi Tom Lewis e Tommy Fleetwood, i sudafricani Garth Mulroy e Jbe Kruger, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e il coreano Y.E. Yang, anch’egli vincitore di un major (PGA Championship, 2009). Manassero cerca conferme dopo aver interrotto la serie di tagli nel Trophée Hassan II, Paratore la buona condizione perduta dopo un bell’avvio di stagione ed Edoardo Molinari un’altra prestazione da alta classifica dopo quella nello Tshwane Open (15°). Crespi, infine, deve cambiare passo, perché fino ad ora ha avuto ben poche soddisfazioni. Il montepremi è di 2.375.000 euro dei quali 386.168 andranno al vincitore. I risultati