Diana Luna (foto in home page) e Giulia Sergas (foto sopra) prendono parte all’US Womens Open (5-8 luglio), il terzo major stagionale femminile giunto alla 66ª edizione in programma al Blackwolf Run (Championship Course, par 72) a Kohler nel Wisconsin. La Luna ha acquisito il diritto per la posizione nell’ordine di merito del LET e la Sergas ha vinto una delle qualifiche.. Le due azzurre, che saranno seguite dal responsabile delle squadre nazionali Massimo Scarpa, competeranno con le migliori giocatrici mondiali tra le quali la taiwanese Yani Tseng, la statunitense Stacy Lewis, la giapponese Ai Miyazato, la cinese Shanshan Feng e la coreana Na Yeon Choi, ossia le prime cinque del Rolex Ranking. Difenderà il titolo la coreana So Yeon Ryu che lo scorso anno superò la connazionale Hee Kyung Seo alla terza buca di spareggio.
Ampia la rosa delle favorite: oltre alle giocatrici citate ricordiamo Paula Creamer, Cristie Kerr, Brittany Lincicome, la spagnola Azahara Muñoz, autentica rivelazione stagionale, la coreana In-Kyung Kim, la svedese Anna Nordqvist e l’australiana Karrie Webb. Il montepremi è di 3.250.000 dollari, il più alto per i tour femminili insieme a quello dell’Evian Masters (26-29 luglio, Evian-Les-Bains, Francia). Era il fiore all’occhiello del LET, ma dal prossimo anno diventerà un major sotto l’egida del LPGA Tour. Il percorso è stato voluto da Mr Kohler, con annesso resort 5 stelle, o meglio tripla A, per seguire la classificazione americana. Il 63enne presidente della Kohler Company (macchinari per l’idraulica), è stato insignito nel 2006 del titolo di "Legend of Busness" dall’Univerita’ di Yale, dove a suo tempo si era laureato. Attualmente viene considerato come l’82° uomo più ricco al mondo con un patrimonio stimato di 4 bilioni di dollari. In occasione di questo US Women Open ha rilasciato un’intervista in cui svela il suo rammarico per aver cominciato a giocare a golf troppo tardi e afferma che il mondo del golf è un ambiente ideale per creare "business". Come per l’Open maschile anche in questo caso vi sono una quantità di prequalifiche e qualifiche ed entrano delle giocatrici che, a volte, scombinano le previsioni, come è accaduto l’anno scorso con la So Yeon Ryu, la quale a fine torneo si è trovata, avendo vinto, anche con la ‘carta’ per il circuito che non aveva. Quest’anno su un field di 154 concorrenti sono ben 59 coloro che si sono conquistate l’accesso sul campo, tra le quali ben 27 amateur. Per tradizione il tracciato sarà reso molto più difficile di quanto non lo sia normalmente e non ci sarà da stupirsi se il taglio avverrà ben sopra par. L’insieme di tutte queste componenti può portare a clamorose sorprese, come accadde nel 2003 quando si impose Hilary Lunke, mai in evidenza prima e praticamente scomparsa dopo. Sull’ultima buca mise la palla in bandiera da un bunker: era un colpo di una difficoltà unica e la vincitrice ammise candidamente di non sapere neanche lei come lo avesse eseguito.