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Dal gol al golf, Shevchenko e Tassotti incontrano gli azzurri

Tassotti e Sheva
  08 Maggio 2020 News
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Un Pallone d’Oro e un vicecampione del mondo di calcio. Dal gol al golf, Andriy Shevchenko e Mauro Tassotti, artefici di numerosi trionfi insieme al Milan, raccontano la loro passione per il green ai ragazzi della Nazionale della Federazione Italiana Golf (FIG).

Dalle azzurre agli azzurri. Dopo l’incontro con la sciatrice Federica Brignone, ancora una videoconferenza. Stavolta con due big del mondo del pallone, ora rispettivamente Commissario Tecnico (Shevchenko) e viceallenatore (Tassotti) della Nazionale dell’Ucraina di calcio. Il tutto grazie al supporto della FIG e dello staff tecnico. Grande seguito e oltre 40 partecipanti tra atleti, tecnici e dirigenti, tra questi anche Marco Durante, Consigliere Federale in rappresentanza degli atleti professionisti; Alessandro Rogato, Direttore Tecnico delle squadre nazionali; Matteo Delpodio, coordinatore tecnico delle squadre nazionali; Massimo Scarpa, Commissario Tecnico delle Squadre nazionali maschili e femminili professionisti; Alberto Binaghi, Commissario Tecnico della squadra nazionale maschile dilettanti.

“Due mesi di sofferenza senza il golf”. Shevchenko da Londra, dove vive insieme alla sua famiglia, spiega così la sua grande nostalgia per il green dovuta alla pandemia e al lockdown. Poi racconta com’è nata la sua passione, “al Milan ed è anche grazie al golf che è nato questo rapporto speciale con Tassotti. Perché il golf significa pure unione e condivisione”.

Tassotti invece arriva subito al punto. “Nel calcio come nel golf – spiega – è importante avere un metodo di allenamento. L’aspetto psicologico è poi fondamentale, ricordo Costantino Rocca, che per un periodo s’affidò a Bruno Demichelis psicologo dello sport al Milan, si allenava bendato proprio come facevamo noi per provare determinate situazioni di gioco. Non importa se sei un calciatore o un golfista, l’importante è essere preparato”.

Con il Milan, uno da attaccante, l’altro da assistente di Carlo Ancelotti, “Sheva” e Tassotti hanno vinto, tra i tanti trofei, anche la Champions League del 2003 – all’Old Trafford di Manchester (Inghilterra) – contro la Juventus guidata da Marcello Lippi. Del fuoriclasse ucraino, il rigore decisivo. “Per me quello è il ricordo più bello. Prima di calciare il penalty ho percorso 50 metri di camminata, pensando a tutto. Il segreto? Essere forti mentalmente. Il golf mi ha aiutato nella preparazione delle partite, sul green bisogna essere determinati e avere equilibrio. E nelle sconfitte non bisogna abbattersi, fanno parte di un percorso di crescita”.

L’importanza della figura dell’allenatore, nel calcio come nel golf, è rimarcata invece da Tassotti. “Da quando ho incontrato Arrigo Sacchi la mia carriera è cambiata completamente. Lui mi ha insegnato l’importanza dell’allenamento e del sacrificio. Ti sfiniva”. Poi un aneddoto. “Durante i ritiri, prima di ogni partita, a tarda sera faceva il giro delle camere per parlare di tattica. Dormivo con Paolo Maldini (per Schechenko “il più grande difensore affrontato”, ndr) e dopo un paio di volte, quando lo sentivamo arrivare, spegnevamo la luce e facevamo finta di dormire”.

Per Sheva il golf è diventato non solo una passione ma una routine immancabile. “A Wentworth gioca 7-8 ore al giorno”, racconta Tassotti. “E sapete con chi? Con campioni del calibro di Paul McGinley”, ex capitano di Ryder Cup (2014).

Sul green Sheva prova a ispirarsi a una leggenda come Ben Hogan. “Lui fissava sempre nella mente degli obiettivi. Realizzava hole in one, il pubblico lo osannava, ma non perdeva mai la concentrazione”.

La chiusura è dedicata a Tassotti, che spiega le “difficoltà di coordinazione incontrate sul green” e offre un consiglio prezioso ai tanti giovani atleti della FIG presenti in videoconferenza. “Credete sempre in voi stessi senza mai mollare. Non tutti nascono Paolo Maldini o Gianluigi Donnarumma. Penso a Luca Toni nel calcio, è esploso tardi e poi ha vinto un mondiale (Berlino 2006, ndr). Ognuno di voi – il messaggio – deve inseguire i propri sogni e obiettivi”.

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