fbpx

Challenge: Rolex Trophy a Byeong-hun An Delpodio 19°, Gagli 23°

  23 Agosto 2014 News
Condividi su:

Il coreano Byeong-hun An, 23enne di Seoul, ha ottenuto il suo primo titolo nel Challenge Tour imponendosi con 269 colpi (63 69 73 64, -19) nel Rolex Trophy, torneo disputato con formula pro am sul percorso del Golf Club de Genève (par 72) e al quale sono stati ammessi 44 giocatori, i primi della money list e alcuni invitati. Dei cinque italiani in gara il migliore è stato Matteo Delpodio (nella foto), 19° con 281 (70 75 67 69, -7), davanti a Lorenzo Gagli, 23° con 282 (70 69 70 73, -6), Niccolò Quintarelli, 36° con 288 (76 70 74 68, par), Alessandro Tadini, 40° con 291 (71 75 74 71, +3), e a Filippo Bergamaschi, 42° con 292 (71 73 75 73, +4). Il coreano ha superato nel giro finale il francese Benjamin Hebert, secondo con 272 (-16), il danese Lasse Jensen, leader per 54 buche e l’inglese Callum Shinkwin, terzi con 273 (-15). Subito dietro altri due inglesi, Sam Hutsby, quinto con 274 (-14), e Steven Brown, sesto con 275 (-13) insieme al tedesco Florian Fritsch e al transalpino Michael Lorenzo Vera. Byeong-hun An, che è stato gratificato con 26.000 euro su un montepremi di 232.510 euro, è rinvenuto dal quinto posto con un 64 (-8) dopo una voltata con otto birdie e senza errori. Per Delpodio un parziale di 69 (-3) con sei birdie e tre bogey, per Gagli 73 (+1) colpi con due birdie e tre bogey, per Quintarelli 68 (-4) con sei bridie e due bogey, per Tadini 71 (-1) con due birdie e un bogey, per Bergamaschi 73 con un birdie e due bogey. Byeong-hun An, campione US Amateur 2009, fu superato da Matteo Manassero. che si era imposto a sua volta sempre nel 2009 nell’Amateur Championship, nella Georgia Cup (2010), sfida che vede di fronte i vincitori dei due massimi tornei per dilettanti. Terzo giro – Il danese Lasse Jensen (198 – 61 70 67, -18) ha continuato la sua corsa di testa nel Rolex Trophy (Challenge Tour), che si conclude sul percorso del Golf Club de Genève (par 72) e al quale sono stati ammessi 44 giocatori, i primi della money list e alcuni invitati. La gara, che si svolge sul circolo elvetico dal 1991, si effettua con formula pro am. Al 17° posto con 209 (70 69 70, -7) Lorenzo Gagli (nella foto), a metà graduatoria Matteo Delpodio, 29° con 212 (70 75 67, -4), e in bassa Filippo Bergamaschi, 40° con 219 (71 73 75, +3), Alessandro Tadini (71 75 74) e Niccolò Quintarelli (76 70 74), 42.i con 220 (+4). Jensen, 30enne danese di Hillerod senza titoli nel circuito, avrà nel giro finale la concorrenza del forte francese Benjamin Hebert, secondo a due colpi (200, -16) e recente vincitore del Norwegian Challenge. Più difficile che possano partecipare alla corsa al titolo l’inglese Callum Shinkwin e lo svizzero Damian Ulrich, terzi con 204 (-12), il transalpino Michael Lorenzo Vera e il coreano Byeong-hun An, quinti con 205  (-11). Il leader ha marciato in 67 (-5) colpi con sei birdie e un bogey, il secondo su 54 buche, ed Hebert ha replicato con un 65 (-7)  realizzando otto birdie e un bogey. Per Gagli, che ha recuperato tre posizioni, 70 (-2) colpi con cinque birdie e tre bogey, per Delpodio 67 con sei birdie e un bogey, per Bergamaschi 75 (+3) con tre birdie, due bogey e due doppi bogey. Identico 74 (+2) per Quintarelli con un eagle, un birdie e cinque bogey e per Tadini con un eagle, un birdie, due bogey e un triplo bogey alla buca 16 (par 4) dove nel secondo giro aveva segnato un “8”. Il montepremi è di 232.510 euro dei quali 26.000 saranno appannaggio del vincitore.   Secondo giro – Il danese Lasse Jensen (131 – 61 70, -13) ha rallentato notevolmente il ritmo con un 70 (-2), dopo il 61 (-11) iniziale, ma ha mantenuto la leadership nel Rolex Trophy (Challenge Tour), che si sta disputando sul percorso del Golf Club de Genève (par 72) e al quale sono stati ammessi 44 giocatori, i primi della money list e alcuni invitati. La gara, che si svolge sul circolo elvetico dal 1991, si effettua con formula pro am. Ha guadagnato quattro posizioni Lorenzo Gagli, 20° con 139 (70 69, -5), e hanno perso terreno Filippo Bergamaschi, 36° con 144 (71 73, par), Matteo Delpodio, 39° con 145 (70 75, +1), e Alessandro Tadini, 41° con 146 (71 75, +2), agganciato da Niccolò Quintarelli (146 – 76 70). Non sono cambiate le cose in cima alla graduatoria con Jensen, 30enne danese di Hillerod senza titoli nel circuito, sempre inseguito dal coreano Byeong-hun An (132, -12), che però ha ridotto lo svantaggio a un colpo, e dal francese Michael Lorenzo Vera (134, -10), rimasto a tre lunghezze. Sono al quarto posto con 135 (-9) altri due transalpini, Benjamin Hebert e Cyril Bouniol, il tedesco Florian Fritsch, lo svizzero Damian Ulrich e l’inglese Andrew Johnston, che ha già siglato due successi in stagione e che con un terzo accederebbe direttamente nell’European Tour. Altro giocatore che ha la stessa possibilità è il sudafricano Jake Roos, salito dal 17° al nono con 136 (-8), dove è affiancato dall’inglese Sam Hutsby. Jensen ha fissato il suo score con tre birdie e l’unico bogey in 36 buche, mentre Gagli è partito molto forte con quattro birdie in sei buche, poi ha continuato con un birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3). Per Bergamaschi 73 (+1) colpi con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey; per Delpodio 75 (+3) con due birdie, tre bogey e un doppio bogey e stesso score per Tadini che, dopo due birdie e un bogey, ha concluso in otto colpi la buca 16 (par 4). Per Quintarelli 70 colpi con tre birdie e un bogey. Il montepremi è di 232.510 euro dei quali 26.000 saranno appannaggio del vincitore.   Primo giro – Lasse Jensen, 30enne danese di Hillerod senza titoli nel Challenge Tour, ha effettuato un gran giro in 61 (-11) colpi portandosi al comando nel Rolex Trophy, che si disputa sul percorso del Golf Club de Genève (par 72) e al quale sono stati ammessi 44 giocatori, i primi della money list ed alcuni invitati. La gara, che si svolge sul circolo elvetico dal 1991, si effettua con formula pro am a squadre di due giocatori. Sono a metà classifica Lorenzo Gagli e Matteo Delpodio, 24.i con 70 (-2), si trovano poco più indietro Filippo Bergamaschi e Alessandro Tadini, 32.i con 71 (-1), e in coda Niccolò Quintarelli, 44° con 76 (+4). Jensen, malgrado l’exploit, non ha preso molto margine, perché hanno offerto una buona prestazione anche il coreano Byeong-hun An, secondo con 63 (-9), il francese Michael Lorenzo Vera, terzo con 64 (-8), gli inglesi Sam Hutsby, quarto con 65 (-7), e  Andrew Johnston, quinto con 66 (-6). Quest’ultimo, che ha già siglato due successi in stagione, con un terzo potrebbe salire direttamente nell’European Tour, come potrebbe fare anche il sudafricano Jake Roos, al momento 17° con 69 (-3). Al sesto posto con 67 (-5) i transalpini Cyril Bouniol, Edouard España e Beniamjin Hebert e lo svizzero Damian Ulrich. Jensen è partito a manetta con sette birdie sulle prime nove buche, poi ha completato lo score con altri quattro birdie nelle ultime sei. Undici birdie anche per An, ma con due bogey. Gagli e Delpodio hanno marciato di pari passo con quattro birdie e due bogey; Tadini ha segnato due birdie e un bogey; Bergamaschi sei birdie, tre bogey e un doppio bogey; Quintarelli un birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 232.510 euro dei quali 26.000 saranno appannaggio del vincitore.   Prologo – Alessandro Tadini, Niccolò Quintarelli, Filippo Bergamaschi, Lorenzo Gagli e Matteo Delpodio prendono parte al Rolex Trophy (20-23 agosto), torneo del Challenge Tour che si disputa sul percorso del Golf Club de Genève e al quale sono stati ammessi 44 giocatori, i primi della money list ed alcuni invitati. La gara, che si svolge sul circolo elvetico dal 1991, si effettua con formula pro am a squadre di due giocatori. Potenzialmente tutti i concorrenti  sono in grado di imporsi, ma meritano particolare credito l’inglese Andrew Johnston, secondo nella money list, e il sudafricano Jake Roos, quarto, che hanno già conseguito due successi in stagione e che con un terzo salirebbero direttamente nell’European Tour. L’impresa è già riuscita quest’anno al tedesco Moritz Lampert, leader dell’ordine di merito, che, naturalmente, si è chiamato fuori avendo altri obiettivi. Hanno chances di titolo anche gli spagnoli Jordi Garcia Pinto e Antonio Hortal, i francesi Thomas Linard, Benjamin Hebert ed Edouard España, lo svedese Bjorn Akesson e il cileno Mark Tullo. Sono attesi a una tonica prova i cinque italiani che, però, pur avendo conseguito alcuni buoni piazzamenti non sembrano al momento possedere il dono della continuità. Il montepremi è di 232.510 euro dei quali 26.000 saranno appannaggio del vincitore.   I risultati

La Federazione sui Social

 Instagram

[instagram-feed]

 Youtube