INTERVISTE: MOLINARI FRANCESCO
– Come ti presenti a questo appuntamento?
“Sicuramente bene. Mi sono preso quindici giorni di relax, dopo aver giocato a Gleneagles. Nella prima settimana sono stato a completo riposo, poi la settimana scorsa sono stato in vacanza con degli amici a Marrakech mi sono portato la sacca per allenarmi ogni pomeriggio. Ho fatto un giro di prova ieri e il gioco è a buon punto. In sostanza è tutto a posto”. – Parlare di pressione con te, abituato a certi livelli, ha poco senso, però avverti qualcosa in questa occasione giocando in casa? “Pur avendo vinto un Open d’Italia, credo che le tensioni siano sempre le stesse. Esibirsi davanti al proprio pubblico comporta un impegno particolare, perché sai che si attende un successo degli italiani. La pressione indubbiamente si sente, ma è ampiamente compensata dal piacere di sentire tanto calore e dall’emozione che provoca”. – Questa volta potete provarci in tre a vincere, insieme a Edoardo e a Manassero. “A conti fatti la pressione è meglio condividerla con altri. Mi auguro che almeno uno di noi possa arrivare a competere per il titolo nell’ultima giornata”. – Tra poco la Ryder Cup: quanto conta l’esperienza di averla già giocata? “Rispetto a due anni fa ora so a cosa andrò incontro. Tuttavia è un torneo dalla dinamica insolita: prima devi dare il massimo per qualificarti, poi non vedi l’ora che cominci, ma intanto devi essere bravo ad arrivare a quella settimana con la concentrazione giusta. E’ fondamentale focalizzare l’attenzione su quello che devi fare, ma senza pensare che affronterai la Ryder Cup”. INTERVISTE: MARTIN KAYMER “E’ da molto tempo che non disputo l’Open italiano. L’ultima volta è stato nel 2007, sul percorso del Castello di Tolcinasco, dove vinse Gonzalo Fernandez Castaño. Negli ultimi anni il calendario non mi ha aiutato, ma in questa occasione avevo pianificato di partecipare al KLM Open e appunto a questa gara per prepararmi alla Ryder Cup”. – Come hai trovato il campo? “Al momento è molto bagnato e la palla non rotola bene, ma in generale le condizioni sono buone. Ci sono molte buche che vanno da sinistra a destra e ciò non mi dispiace”. – Come è stata la scorsa settimana? “Ho colpito bene la palla e ne ho avuto un maggior controllo, ma il putter non si è comportato bene. Spero che le cose migliorino. In linea di massima non sono soddisfatto. Non c’è stato infatti un giorno in cui non sia uscito dal campo senza pensare che avrei potuto far meglio”.
– Sarai in terna con Colsaerts e con Francesco Molinari, compagni di squadra in Ryder Cup…
“Non li conosco bene, anche se abbiamo già effettuato alcuni giri insieme e, in particolare con Francesco ho disputato la Ryder Cup. Siamo tutti di poche parole e mi piacerebbe averli per compagni di gioco più spesso onde ampliare la conoscenza. Questa settimana può essere un buon punto di partenza”.
INTERVISTE: ROBERT ROCK “Ripercorro spesso mentalmente – dice Robert Rock, campione uscente del torneo – l’ultimo giro dello scorso anno, dove ho puttato come forse non ho mai fatto prima o dopo. E’ un ottimo ricordo. Trovo il percorso migliorato rispetto alla passata stagione, anche se è un po’ bagnato. Nelle ultime tre settimane ho praticato molto, ma al momento ho un piccolo problema alla schiena. Stamane ho giocato abbastanza bene nella pro am, ma lo swing non è molto fluido a causa del dolore e ne risento particolarmente quando utilizzo il driver”. LE SIGNORE DEL GOLF ALLA SCOPERTA DI TORINO Un tour guidato alla scoperta di Torino per mogli, fidanzate e parenti dei giocatori che partecipano al BMW Italian Open presented by CartaSi. L’interessante novità, che ha donato alla manifestazione un tocco di rosa, è stata promossa dal Comitato Organizzatore grazie al gentile invito del Royal Park I Roveri. Cosi, mentre i giocatori prendevano contatto con i fairway e i green del percorso di gara, le signore avevano l’opportunità di “assaporare” Torino attraverso un tour enogastronomico a sfondo culturale con il supporto di Barbara Siniscalco – Monattitude. Una colazione all’interno del museo di Palazzo Madama, dalla cui veranda si poteva ammirare Palazzo Reale, ha fatto da preludio alla visita della Mole Antonelliana. Il suggestivo scenario dell’intera città ai propri piedi ha lasciato entusiaste le visitatrici, altrettanto felici, poi, di poter conoscere i segreti della cucina torinese in una prestigiosa scuola d’arte culinaria. Tra i fornelli, in un clima goliardico e giocoso, la preparazione e la degustazione di piatti tipici piemontesi hanno fatto sì che le ladies potessero apprendere nuove preziose ricette. Successivamente, l’attenzione del gruppo si è spostata sulle vetrine delle, boutiques del centro ed è scattata l’ora dello shopping. In chiusura, non poteva mancare la cioccolata torinese, dolce appendice di una giornata da ricordare per le signore del golf.