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Al Merion GC in Pennsylvania inizia il 113° US Open

  12 Giugno 2013 News
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Sul percorso del Merion Golf Club, ad Ardmore in Pennsylvania, prende il via il 113° U.S. Open Championship (13-16 giugno), il secondo major stagionale e anche il più democratico perché, entro un certo limite di handicap, vi possono partecipare tutti attraverso una miriade di prequalifiche. Quest’anno il numero delle iscrizioni ha toccato la cifra record di 9.860 giocatori demolendo il precedente primato 9.086 e sono stati coinvolti 111 percorsi. In realtà alla fine nel field approdano come sempre i più forti, salvo qualche rarissima eccezione che conferma la regola, ma ciò non toglie che questo torneo sia il fiore all’occhiello di tutti i golfisti americani che possono, quanto meno, sognare. Al Merion GC, che ospita per la quinta volta l’evento, saranno in campo Francesco Molinari e Matteo Manassero, il primo al 18° major in carriera, il secondo al nono. Hanno entrambi le carte in regola per potersi ritagliare un ruolo da protagonisti e, in pratica, hanno affinato a loro forma proprio per la parte centrale della stagione, sicuramente la più impegnativa, dopo un inizio nel quale hanno avuto un rendimento altalenante. La vittoria nel BMW PGA Championship e il successivo quarto posto nel Nordea Masters hanno sicuramente dato delle certezze a Manassero, che nei precedenti sei major da professionista ha ottenuto quale miglior risultato il 37° posto nel PGA Championship (2011). Meglio da dilettante con la 13ª posizione nell’Open Championship (2009) e la 36ª nel Masters (2010). Molinari, che sembra aver trovato il passo giusto e che è migliorato molto nel putting, è al quinto US Open, dove ha toccato il punto più alto della classifica con il 27° posto nel 2009. E’ da tempo stabilmente tra i “top 50” del world ranking, ma ha necessità di raccogliere quanto prima qualcosa di importante perché il 38° posto (Manassero è 25°) a 32 centesimi di punto dal 51° non è del tutto rassicurante. La prestazione nel Memorial Tournament ha fatto scendere le quotazioni di Tiger Woods, che ha giocato molto male, ha persino segnato un 79 ed ha chiuso al 65° posto, ossia quasi in coda al gruppo. O quanto meno ha fatto fare qualche passo indietro a chi credeva fermamente che questa fosse l’occasione buona per firmare finalmente il 15° major. Ciò non significa che Woods non parta con il ruolo di favorito, ma hanno sicuramente ripreso fiato i suoi antagonisti ai quali, in sostanza, ha lasciato aperto uno spiraglio. Possono insomma sperare che anche al Merion GC (6.996 yards, par 70) si presenti nuovamente il Tiger del Memorial e non quello devastante che ha vinto quattro gare su sette disputate prima di recarsi al Muirfield Village. La vigilia del torneo è stata movimentata dall’incontro del numero uno mondiale con Sergio Garcia, con il quale i rapporti non sono mai stati idilliaci, ma che erano peggiorati negli ultimi tempi specie dopo una frase molto infelice dello spagnolo.  Sulla faccenda Tiger ha tagliato corto. “Quando Sergio mi ha visto mi ha detto ciao e basta. Le scuse c’erano già state. E’ un argomento chiuso. Tra poco inizia l’US Open, concentriamoci su quello”. Di fatto se Woods si esprimerà ai livelli pre Memorial sarà difficile per tutti contrastarlo, specie ora che sa gestire anche i suoi errori, adattando la tattica al momento e arrivando anche alla massima “meglio vincere che stravincere” assolutamente sconosciuta nei primi dei anni della sua carriera. Per dirla tutta, un Tiger che ha programmato un bogey sull’ultima buca (Arnold Palmer Invitational), perché gli bastava per vincere è stata una novità assoluta. E magari potrebbe usare la stessa strada per tornare a vincere un major dopo cinque anni (l’ultimo fu proprio l’US Open nel 2008) che, per lui, sono un’eternità. Gli avversari sono quelli di sempre, con soliti pregi e difetti, e con qualcuno che non è neanche al top. Ha acquistato punti con la prestazione della scorsa settimana nel FedEc St. Jude (secondo) Phil Mickelson e in casa statunitense appare abbastanza tonico Matt Kuchar, mentre sembra difficile una difesa efficace del titolo da parte di Webb Simpson. Citazione d’obbligo per Rory McIlroy, spodestato nella classifica mondiale da Tiger Woods e poi abbondantemente distanziato, e per Adam Scott, che si è imposto nel Masters. Nella lista dei candidati al successo anche Luke Donald, lo stesso Sergio Garcia, Lee Westwood, Graeme McDowell, Charl Schwartzel, Martin Kaymer e Louis Oosthuizen, mentre Jim Furyk, Ernie Els, Angel Cabrera, Ian Poulter, Hunter Mahan e Paul Casey possono essere buoni per scommettitori che amano il rischio. Woods, McIlroy e Scott nei primi due giri giocheranno insieme. Una trovata di chi era preposto a stabilire le partenza: infatti il trio fa sicuramente spettacolo e poi ci sarà un bel po’ di suspense per l’incontro tra Tiger e Steve Williams, il suo ex caddie che dopo il licenziamento gliene ha dette di tutti i colori e che attualmente è al servizio di Scott. Nel primo giro il trio partirà dalla buca 1 alle ore 13,14 locali, mentre gli azzurri inizieranno dalla buca 11: Manassero sarà sul tee alle ore 8,06 insieme a Rickie Fowler e a Jason Day, e Molinari alle  ore 13,40 con la compagnia di K.J. Choi e di Carl Pettersson. Il montepremi è di otto milioni di dollari dei quali 1.440.000 gratificheranno il vincitore. Il torneo su Sky – L’US Open sarà teletrasmesso in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky sui canali Sky Sport 2 e 2HD con i seguenti orari: giovedì 13 giugno e venerdì 14, dalle ore 19 alle ore 1; sabato 15 e domenica 16, dalle ore 19 alle ore 1,30. Le dirette saranno precedute alle ore 18,30 da Studio Golf. Lunedì 17 giugno andrà in onda uno “Speciale” sull’evento dalle ore 20,45 alle ore 22,45 (Sky Sport 2 e 2 HD). Repliche: prima giornata, venerdì 14 giugno dalle ore 7,30 (Sky Sport 2 e 2 HD) e dalle ore 14,30 (Sky Sport 3 e 3 HD); seconda giornata, sabato 15 dalle ore 7,30 e dalle ore 15 (Sky Sport 2 e 2 HD) e dalle ore 9,30 (Sky Sport 3 e 3 HD); terza giornata, domenica 16, dalle ore 7,30 e dalle ore 15 (Sky Sport 2 e 2 HD); quarta giornata, lunedì 17 dalle ore 7,30 (Sky Sport 2 e 2 HD) e dalle ore 10,30 (Sky Sport 3 e 3 HD).

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