Crescono del 20% circa i green fee stranieri in Italia: è l’effetto Ryder Cup. L’aumento su base nazionale, con circa 600.000 giri di golf da parte di viaggiatori stranieri, dimostra che il turismo golfisitico italiano sta attraversando il suo momento migliore.
Il recente International Golf Travel Market di Mallorca ha confermato che l’Italia ha trovato una precisa collocazione sulla mappa del golf internazionale. La diciannovesima edizione dell’evento numero uno al mondo per l’industria del turismo golfistico, luogo d’incontro e di scambio della golf travel community, ha visto la presenza anche quest’anno di 406 buyer (tour operator specializzati e agenzie online), 552 supplier (golf club e resort, alberghi, enti turistici) e 100 rappresentanti della stampa internazionale specializzata.
La presenza dell’Italia all’IGTM è stata significativa con 26 espositori in rappresentanza di 125 circoli, 16 tour operator ed 8 DMC, una partecipazione inferiore soltanto a quella della Spagna (132 operatori), Portogallo (63 operatori), Uk (46 operatori) e Francia (33 operatori) ed appoggiata dal supporto strategico di Italy Golf & More (tra gli sponsor principali dell’evento), il progetto di promozione coordinato tra 12 regioni (la capofila Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto, Umbria) e con la Federazione Italiana Golf in rappresentanza delle altre, il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo (MIBACT).
I dati sulle entrate provenienti da turisti golfisti nei campi da golf italiani non sono mai stati così positivi.
La forte crescita del turismo golfistico italiano degli ultimi anni è dovuta a vari fattori congiunti:
Ulteriori risultati positivi nei prossimi anni porterebbero davvero l’Italia fra le grandi destinazioni golfistiche mondiali.