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Italian Pro Tour: 14 anni di successi, per un progetto itinerante

Matteo Manassero (Foto Bellicini)
  17 Novembre 2020 Newsletter
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Cinque i tornei nella stagione 2020 con gli azzurri tra i protagonisti

L’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali gestito dalla Federazione Italiana Golf, giunto alla 14ª edizione, ha proseguito il suo cammino ricco nel tempo di successi per numero e qualità di manifestazioni e per i tanti giovani che ne hanno usufruito come trampolino di lancio per traguardi importanti. Il circuito 2020 – con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – si è svolto, in una stagione molto difficile, con un programma di cinque gare, mantenendo la sua caratteristica itinerante e spaziando dal Lazio alla Valle d’Aosta, dalla Toscana al Piemonte, nell’ambito del Progetto Ryder Cup – la sfida Europa-USA che avrà luogo per la prima volta in Italia nel 2023 (29 settembre-1 ottobre) al Marco Simone Golf & Country Club di Roma – che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

Il circuito è iniziato e si è concluso al Golf Nazionale di Sutri (VT) , la Coverciano del golf. Dotato di una struttura tecnica all’avanguardia e di un percorso di ottima caratura, il Golf Nazionale ospita anche il Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Dopo il lockdown sono stati i Campionati Nazionali Open maschile e femminile a riportare sul campo gli atleti azzurri che hanno dato vita a due combattuti eventi. Nel maschile si è imposto Giulio Castagnara, che poi si è messo spesso in evidenza nel resto della stagione. La gara femminile, invece, ha evidenziato la bontà del settore dilettantistico, perché il titolo è andato a Caterina Don e la seconda posizione ad Alessia Nobilio, due colonne portanti della nazionale azzurra, ora studentesse negli Stati Uniti, che hanno sconfitto le proette. Sono stati numerosi anche gli amateur che, pur non vincendo, si sono fatti vedere nei tornei maschili: a varie riprese sono stati i migliori della categoria Gregorio De Leo, Filippo Celli, Niccolò Agugiaro, Andrea Romano e Riccardo Bregoli, ma meritano elogio tutti gli altri che hanno tenuto il confronto superando almeno il taglio.

Sono seguiti due tornei dell’Alps Tour, il Cervino Open e il Toscana Alps Open. Nel primo lo spagnolo Jordi Garcia del Moral ha prevalso su Stefano Mazzoli e ha preso lo slancio per andare poi a imporsil’ordine di merito del circuito e salire sul Challenge Tour. In Toscana c’è stato il gradito ritorno alla vittoria di Matteo Manassero, a distanza di sette anni dalla precedente, che ha ridato fiducia e morale a un giocatore, peraltro ancora giovane, di grande talento.

Nel calendario dell’Italian Pro Tour anche una gara del Challenge Tour, l’Italian Challenge Open Eneos Motor Oil appannaggio del tedesco Hurly Long, salito nelle prime posizione dell’ordine di merito e ora in corsa per passare sull’European Tour.

Infine il ritorno al Golf Nazionale per l’Italy Alps Open, avvenimento conclusivo dell’Alps Tour. In un combattuto finale ha prevalso Jacopo Vecchi Fossa, che ha firmato il terzo titolo degli italiani nel circuito (dopo quelli precedenti di Manassero e di Stefano Mazzoli in Egitto prima del lockdown) e il 18° in campo internazionale degli azzurri (quattro dei pro e 14 dei dilettanti, sei individuali e otto a squadre). Al termine sono state assegnate le tre ‘carte’ per il Challenge Tour ai primi della money list, con primo posto, come detto, per Jordi Garcia del Moral e con Mazzoli (quarto), rimasto fuori per pochi punti.

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