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PGA: Woods torna al successo nell’Arnord Palmer Invitational

  26 Marzo 2012 News
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Tiger Woods (nella foto) è tornato alla vittoria nel PGA Tour, a due anni e mezzo di distanza dall’ultima (BMW Championship, settembre 2009) dominando nell’Arnold Palmer Invitationa svoltosi sul tracciato del Bay Hill C&L (par 72) a Orlando in Florida. L’ex numero uno mondiale ha concluso la gara con 275 colpi (69 65 71 70), tredici sotto par, e con cinque di vantaggio sul nordirlandese Graeme McDowell (280 – 72 63 71 74, -8), suo unico vero antagonista in un finale che si è risolto in una sorta di match play tra i due. Al terzo posto con 282 (-6) l’inglese Ian Poulter, al quarto con 283 (-5) Ryan Moore, Bubba Watson, Bud Cauley, Kevin Na, Johnson Wagner, il sudafricano Ernie Els e l’inglese Brian Davis. Più distaccati Jim Furyk 11° con 284 (-4), l’inglese Justin Rose 15° con 285 (-3), Phil Mickelson e il fijano Vijay Singh 24.i con 287 (-1), lo spagnolo Sergio Garcia 33° con 289 (+1). Woods, che ha guadagnato 1.080.000 dollari su un montepremi di sei milioni di dollari, ha ottenuto il 72° titolo nel PGA Tour e il settimo nell’Arnold Palmer Invitational. Nella classifica dei plurivincitori del circuito è al terzo posto preceduto dal leader Sam Snead con 82 successi e da Jack Nicklaus con 73. Nel suo palmares figurano 14 major e altre 24 vittorie nel resto del mondo. A dicembre dello scorso anno Woods si era imposto nel World Challenge, evento a inviti non ufficiale del tour americano. Woods, che dimostrato grande padronanza di gioco, che ha sbagliato poco peraltro mancando raramente fairway e green e che è stato molto efficace con il putter, ha iniziato il giro finale al comando con un colpo di vantaggio su McDowell, il quale alla prima buca ha segnato un doppio bogey. Il leader ha commesso un errore alla seconda, ma al bogey ha poi fatto seguire quattro birdie nelle successive sei buche che hanno dilatato il margine a quattro lunghezze al giro di boa e non c’è stata più storia. Complessivamente Woods ha segnato quattro birdie e due bogey per il 70 (-2) e McDowell un eagle, due birdie, quattro bogey e un doppio bogey per il 74 (+2). Sull’ultimo green, prima di concludere con due putt per il par, Woods è apparso molto emozionato. “Una grande gioia – ha dichiarato al termine – ma non è stato un giro facile. La posizione delle bandiere era molto penalizzante e il vento, che modificava direzione, ha dato fastidio. Anche se ho concluso avanti di cinque colpi, la concentrazione è rimasta sempre al top. Ero già andato vicino al successo in altre occasioni, ma era mancato sempre qualcosa nel finale. Sapevo che continuando a lavorare e mettendo a punto quello che stavo facendo ila vittoria sarebbe comunque giunta. Ho eseguito una quantità di buoni colpi e non ce n’è stato uno particolare da ricordare. Ho avuto un ottimo controllo della palla e sul campo ho sistemato piccole, ma importanti cose. Ora ho una settimana di tempo per perfezionarne altre in vista del Masters”. Il suo nuovo caddie Joe La Cava, che lo segue da alcuni mesi dopo essere stato per anni al servizio di Fred Couples, ha detto: “In campo sembrava un uomo con una missione ben precisa da compiere. E ora vuole il Masters”.   I risultati

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