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US Open: frena Dustin Johnson, bel recupero di Francesco Molinari (23°)

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  17 Giugno 2018 In primo piano
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Il bel recupero di Francesco Molinari, da 45° a 23° con 219 (75 72 72,+9) e il giro flop di Dustin Johnson (77, +7), che ha rivoluzionato la classifica, hanno caratterizzato il terzo giro dell’US Open, il secondo major stagionale che si conclude con la disputa del quarto al Shinnecock Hills GC (par 70) di Southampton (New York).

Dustin Johnson, leader mondiale, è rimasto al comando con 213 (69 67 77, +3) colpi, ma è stato raggiunto da Brooks Koepka (75 66 72), campione in carica, Daniel Berger (76 71 66) e da Tony Finau (75 72 66). Nella volata finale saranno in corsa per il titolo almeno altri undici concorrenti: l’inglese Justin Rose, quinto con 214 (+4), lo svedese Henrik Stenson, sesto con 215 (+5), Patrick Reed, a segno nel Masters, Jim Furik e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, settimi con 216 (+6) Brian Gay, Charley Hoffman, Dylan Meyer, il sudafricano Branden Grace e gli inglesi Tyrrel Hatton e Ian Poulter, decimi con 217 (+7). Più difficile un ritorno di Justin Thomas, numero due del world ranking, 16° con 218 (+8), e deludenti il giapponese Hideki Matsuyama, 54° con 224 (+14), Rickie Fowler, 61° con 226 (+16) e affondato da un 84 (+14), e Phil Mickelson, 64° con 227 (+17).

Non cede il pompiere – Continua a meravigliare Matt Parziale, 31enne vigile del fuoco della Ladder Company 1 di Brockton, che è salito dal 45° al 33° posto con 221 (+11) colpi e si è proposto per la leadership tra i dilettanti essendo avanti ai suoi due antagonisti Luis Gagne, 43° con 222 (+12), e Will Grimmer, 50° con 223 (+13). Parziale è al secondo major, dopo il Masters, avendo ricevuto due inviti grazie al successo nell’US Mid Amateur.

Il flop di Johnson – Otto buche da incubo per Dustin Johnson e sei colpi persi con un doppio bogey e quattro bogey, che hanno reso di più difficile realizzazione il suo progetto di incamerare il secondo US Open, già vinto nel 2016. Poi si è un po’ rimesso in linea, pur avendo lasciato al campo un altro colpo (un birdie, due bogey). Così anche lui, unico sotto par dopo 36 buche, è andato in deficit come gli altri. Daniel Berger e Tony Finau hanno recuperato con sei birdie e due bogey per il 66 (+4), mentre un 72 (+2) con due birdie e quattro bogey ha permesso anche a Brooks Koepka di andare in vetta.

Sembrava che il 72 consentisse a Francesco Molinari (nella foto),partito molto presto, solo di mantenersi attorno al 45° posto, poi però si è alzato il vento, con raffiche fino a 20 miglia orarie, e la sua posizione è costantemente migliorata. Nel suo score un birdie e due bogey in uscita e due birdie, un bogey e un doppio bogey nel rientro.

Le statistiche – Ancora una giornata dura per tutti con una media score di 75,3 colpi e con solo tre giocatori andati sotto par. Quattro leader dopo tre turni è record che si era già verificato nelle edizioni del 1973 e 2015 e, indipendentemente dalla graduatoria corta, si prevede un gran finale con sei vincitori dell’US Open tra i primi nove. Infine 48° compleanno amaro per Phil Mickelson, autore di un 81 (+11) comprensivo di due colpi di penalità, che peraltro forse ha perso l’ultima occasione per imposi in un evento mai vinto e in cui per ben sei volte è giunto secondo. Il montepremi è di 12.000.000 di dollari, in più alto in assoluto nel mondo.

Il torneo su Sky – La giornata finale dell’US Open sarà teletrasmessa in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamento  domenica 17 giugno, dalle ore 17,30 alle ore 1 (Sky Sport 2 HD, Sky Sport Mix HD).  Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Massimo Scarpa e Roberto Zappa. Studio Golf su Sky Sport24, con Francesca Piantanida e Donato Di Ponziano.

 

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