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RIO 2016: oro a Rose, 27° Manassero, 30° Bertasio

Justin Rose oro
  14 Agosto 2016 In primo piano
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L’inglese  Justin Rose ha conquistato con 268 colpi (67 69 65 67, -16) la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici superando solo sull’ultima buca lo svedese Henrik Stenson, argento con 270 colpi (-14) dopo un giro finale di golf stellare con la partecipazione dello statunitense Matt Kuchar, bronzo con 271 (-13), autore di un 63 (-8) record del percorso eguagliato. All’Olympic Golf Course (par 71), nella Reserva de Marapendi in Barra da Tijuca a Rio de Janeiro, hanno recuperato alcune posizioni nel turno conclusivo Matteo Manassero, 27° con 282 (69 73 71 69, -2), e Nino Bertasio, 30° con 283 (72 72 71 68, -1).

Il trio a medaglia era nella lista dei favoriti alla vigilia e quindi non c’è stata sorpresa, anche se c’erano tanti altri concorrenti che potevano assicurarsi uno dei metalli. Pensiamo a Bubba Watson, penalizzato da una partenza lenta e poi, dopo essersi dato delle ottime speranze, è scivolato anche sulle 18 buche finali. Ottavo posto soltanto (277, -7), peraltro deludente come lo è stato per lo spagnolo Sergio Garcia, stesso score, mentre probabilmente ha dato, se non soddisfazione, quanto meno buone prospettive al 24enne argentino Emiliano Grillo, che li ha affiancati.

Stesso discorso per il belga Thomas Pieters, anch’egli 24enne, quarto con 275 (-9) dopo una vigorosa rimonta seguita a un terzo giro fallimentare. Per lui la quarta piazza olimpica, quella su cui nessuno vorrebbe finire, in effetti potrebbe essere l’inizio della consacrazione che qualcuno attende da tempo. Altri delusi, invece, sono certamente lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e, soprattutto, l’australiano Marcus Fraser, quinti con 276 (-8). Quest’ultimo ha stabilito il primato sul giro nella prima tornata (63), poi è stato in testa anche nel secondo turno e alla fine non è riuscito neanche a conservare la terza posizione che occupava dopo 54 buche. Altalenanti e mai in partita Patrick Reed, 11° con 278 (-6), il tedesco Martin Kaymer e il thailandese Thongchai Jaidee, 15.i con 279 (-5), l’irlandese Padraig Harrington, 21° con 281 (-3), l’inglese Danny Willett e l’americano Rickie Fowler, 37.i con 284 (par).

Dicevano golf stellare con Rose e Stenson che hanno dato spettacolo rincorrendosi a suon di birdie e di giocate di altissimo livello. Tre birdie ciascuno sulle prime cinque buche e un passaggio in 32 (-3) alla nona con l’inglese che nello score ha messo anche un bogey per farsi agganciare dal rivale alla 7ª e un birdie all’8ª per ritornare avanti. Alla 10ª Stenson con il quarto birdie ha raggiunto Rose, poi alla 13ª è passato avanti per un errore dell’inglese, ma alla 14ª  gli ha restituito il favore. Non è finita: altri fuochi d’artificio alla 15ª con birdie e leadership di Rose e ancora birdie di Stenson alla 16ª per il nuovo pareggio. Tregua alla 17ª e tutto demandato alla 18ª. Entrambi hanno eseguito un drive un po’ sbilenco, poi hanno guadagnato la pista e a quel punto Rose ha messo la palla a un metro dalla bandiera con il terzo colpo. Per Stenson, lontano dall’asta, è arrivata la notte e la delusione ha fatto anche bogey. Con il birdie Rose ha avuto la medaglia più pregiata succedendo idealmente al canadese George Lyon, oro a St. Louis 112 anni prima, nel lontano 1904. Grande prestazione di Kuchar con un eagle e sei birdie nel suo exploit e con una palla che gli ha negato il birdie alla 18ª fermandosi a un centimetro dal bersaglio. Fosse entrata avrebbe conteso l’argento a Stenson.

Matteo Manassero e Nino Bertasio si sono battuti con coraggio, senza mai mollare anche nei momenti più difficili. Il veronese ha pagato a caro prezzo due passaggi a vuoto sulle buche più difficili del campo, dalla 11 alla 15, dove ha lasciato quattro colpi nel secondo giro e altrettanti nel terzo. E’ stato abbastanza tonico nel turno di chiusura con un parziale di 69 (-2) con quattro birdie e due bogey. Abbastanza regolare il cammino di Nino Bertasio, i cui score sono andati a scendere dal 72 (+1) di partenza al 68 (-3) finale con cinque birdie e due bogey. Entrambi hanno descritto come incredibile l’esperienza dei dieci giorni vissuti a Rio e si sono augurati di poter esserci di nuovo tra quattro anni.

Da mercoledì 17 agosto torneo femminile – Da mercoledì 17 agosto a sabato 20 si disputerà il torneo femminile. Rappresenteranno l’Italia Giulia Molinaro e Giulia Sergas, che hanno seguito gli ultimi due giri della gara maschile studiando attentamente il campo, che inizieranno a provare da domani.

 

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