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Presidents Cup, International Team avanti 4-1 su USA

  12 Dicembre 2019 In primo piano
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A Melbourne la compagine di Els comincia forte, quella di Woods costretta a rincorrere. Mai dal 1994 il Resto del Mondo era riuscito a infliggere un passivo così pesante agli Stati Uniti nel round d’apertura della sfida biennale

La 13/a edizione della Presidents Cup, sfida biennale modello Ryder, in Australia è cominciata con l’International Team (giocatori europei esclusi) di Ernie Els in vantaggio per 4-1 sugli Stati Uniti di Tiger Woods (capitano e giocatore).
E’ la prima volta dal 1994 (anno del debutto della competizione) che il Resto del Mondo, nella manche d’apertura, riesce a infliggere un passivo così pesante agli Usa. Nel 1998, sempre al Royal Melbourne GC (che per la terza volta ospita la kermesse), gli Usa avevano chiuso il round inaugurale sotto per 3 ½- a 1 ½ . Fu l’unica occasione in cui l’International Team riuscì poi a portare a casa il successo.
Agli Stati Uniti non è bastato un Woods in grande spolvero. Il californiano nel primo dei cinque incontri di doppio fourball, in coppia con Justin Thomas, grazie a sei birdie realizzati – di cui tre nelle prime cinque buche giocate – era riuscito a trascinare i suoi con il punteggio di 4&3 inflitto al duo avversario composto da Marc Leishman/Joaquin Niemann.
Ma poi il Team Internazionale si è rifatto sotto e con Sungjae Im/Adam Hadwin ha avuto la meglio (1 up) su Patrick Cantlay/Xander Schauffele. Con lo stesso punteggio Hideki Matsuyama/Pan Cheng-tsung hanno superato Patrick Reed/Webb Simpson. Mentre Byeong Hun An/Adam Scott si sono imposti (2&1) su Tony Finau/Bryson DeChambeau. A calare il poker ci hanno pensato Louis Oosthuizen/Abraham Ancer, capaci di arginare (4&3) la concorrenza di Gary Woodland/Dustin Johnson.

Gli Stati Uniti rivedono gli incubi della Ryder Cup 2018. A Parigi il Team Europe fu trascinato dalle giocate e dalle vittorie (cinque in altrettanti incontri, record europeo) di Francesco Molinari, oltre che da un gruppo che si dimostrò più unito di quello americano. Eppure Woods alla vigilia della Presidents Cup era stato chiaro: “Prima il gruppo e poi il talento”. Trascinatore da giocatore, il californiano dovrà ora trovare la chiave giusta anche da allenatore per spingere gli Stati Uniti alla rimonta.

La seconda giornata di gare – Nella seconda giornata di gare, che prevede cinque incontri foursome, Woods giocherà ancora con Thomas. I due americani dovranno vedersela con Matsuyama/Byeong Hun An. Gli altri match metteranno di fronte il duo Matt Kuchar/Johnson e quello caratterizzato da Scott/Oosthuizen. Seconda chance per Cantlay/Schauffele e Reed/Simpson che fronteggeranno rispettivamente Niemann/Hadwin e Ancer/Leishman. A completare il tabellone l’incontro tra Rickie Fowler/Woodland che daranno battaglia contro Cameron Smith/Sungjae Im.
Bilancio – Il bilancio fin qui è di 10 vittorie degli Stati Uniti, 1 pareggio (nel 2003) e 1 successo dell’International Team che, a Melbourne, insegue il bis.

La formula – Il torneo si divide in quattro giornate. Nella seconda si giocheranno cinque match foursome. Nella terza, in programma sabato 14 dicembre, quattro fourball e nel pomeriggio quattro foursome, quindi domenica dodici singoli. Sarà assegnato un punto per la vittoria e mezzo per il pareggio. In palio 30 punti. Prima dei singoli tutti i giocatori dovranno aver disputato almeno un incontro, una novità poiché in precedenza i match di doppio da fare erano due.

Il torneo su GOLFTV – La Presidents Cup sarà trasmessa in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: seconda giornata; notte tra giovedì 12 e venerdì 13, dalle ore 1 alle ore 6.

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