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Paratore: “Tra due anni voglio giocare sul PGA Tour”

Paratore Renato 32
  06 Aprile 2020 News
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“Entro due anni voglio andare a giocare sul PGA Tour e spero quanto prima di disputare il Masters, che è il mio sogno”. Renato Paratore, attualmente in casa a Dubai per le restrizioni dovute all’emergenza coronavirus, è intervenuto nella conference call organizzata da Golfprogram, con la presenza dei propri maestri, attraverso la piattaforma Zoom nel “Salotto Golfprogram” con la partecipazione di Nicola Pomponi e di Isabella Calogero.

“Devo naturalmente migliorare per misurarmi sul PGA Tour, ma in una scala da uno a dieci, posso dire di essere al momento tra il 6 e il 7. Quest’anno ho espresso l’inizio migliore da quando gioco sull’European Tour, con sei tagli superati in sette gare e con un secondo posto nel Mauritius Open dopo playoff. Stavo veramente bene mentalmente e tecnicamente ed è stato un vero peccato dovermi fermare”.

Ottimismo. “Spero che si riprenda prima possibile o, per meglio dire, sento che lo faremo fra luglio e agosto. Qui si può uscire solo per fare la spesa così ho acquistato una rete per allenarmi in casa insieme a Guido Migliozzi, anche lui qui a Dubai”.

Crescita tecnica – Poi si è soffermato sulla sua maturazione agonistica. “Rispetto a quando ho vinto il Nordea Masters – ha detto –  ora sento che il mio gioco è più solido e ho maggiori convinzioni, ma la vittoria in un torneo è il frutto di molte componenti tra le quali la necessità di avere un gran feeling con il putter e imbucare quanto più possibile soprattutto sulle ultime nove buche. E in linea generale il gioco corto è comunque uno dei miei punti di forza”

Strategie di allenamento – “Ora mi alleno con Alberto Binaghi riprendendo le vecchie abitudini visto che il mio swing era cambiato molto. Quindi insieme lo abbiamo rimesso più in linea e ora sento di nuovo le buone sensazioni di una volta. Inoltre un certo cambiamento fisico mi ha aiutato ad acquistare solidità. Ho cambiato anche l’atteggiamento in campo pratica dove sono concentrato su ogni singola palla”

Il suo modello – “Mi ispiro a Phil Mickelson, il mio giocatore ideale, perché è aggressivo in campo, ma non perde mail il sorriso e trasmette positività”.

Infine l’Open Championship cancellato: “Per noi golfisti i major sono sacri e se lo hanno annullato vuol dire che era giusto farlo”.

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