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Villaverde Open al dilettante Adria Arnaus, 8° Joon Kim

  10 Giugno 2017 In primo piano
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Il dilettante spagnolo Adria Arnaus (199 – 66 64 67, -13) ha vinto il Villaverde Open, torneo dell’Alps Tour e in calendario anche nell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali che si svolgono in Italia, disputato sull’impegnativo percorso del Golf Club Udine. L’iberico ha terminato la gara alla pari con il francese Gregoire Schoeb (199 – 63 69 65) e poi lo ha superato con un par alla prima buca di spareggio. Sono rimasti fuori per un colpo dal playoff lo scozzese Ewen Ferguson e i transalpini Anthony Renard, Jean-Baptiste Gonnet e Ugo Coussaud (198, -12).

Tra gli italiani è terminato all’ottavo posto Joon Kim con 200 (69 67 64, -10) colpi dopo una rimonta dal 21°, mentre hanno ceduto nel turno conclusivo, ma questo non toglie nulla alla loro bella prova, Andrea Rota (66 67 68) e Jacopo Vecchi Fossa (65 67 69), decimi con 201 (-9), e Leonardo Motta, 19° con 203 (69 65 69, -7).

Sono andati a premio anche Niccolò Quintarelli e Lorenzo Magini, 24.i con 204 (-6), Stefano Pitoni, 33° con 206 (-4), e Aron Zemmer, 36° con 207 (-3). Nota di merito per i due amateur Alessandro Stucchi, 29° con 205 (-5), e Alberto Castagnara, 40° con 208 (-2), che hanno tenuto bene il campo, facendo sicuramente un’esperienza che tornerà molto utile.

Il vincitore – Adria Arnaus (nella foto di Bellicini) alla terza gara nel circuito, aveva concluso anche le precedenti con due spareggi, che però non erano andati come sperava. Ha fatto centro alla terza occasione, salendo in vetta anche all’ordine di merito con i punti acquisiti. A due buche dal termine sembrava tagliato fuori, con Schoeb già in club house avanti di due lunghezze, ma con due secondi colpi in green spettacolari ha posto le basi per i due birdie necessari a raggiungerlo.

“Finalmente un titolo dopo due playoff persi” ha detto il 22enne di Barcellona, tifoso del Barça. “E’ stata fondamentale la continuità di gioco che ho avuto oggi e decisive le due buche finali che mi hanno dato l’opportunità di provare ancora a vincere. Ho affrontato lo spareggio molto più tranquillo rispetto ai precedenti ed è andata nel verso giusto. Ho studiato negli Stati Uniti, faccio parte della selezione spagnola anche se non con presenze assidue a causa dei miei impegni nel College, e a fine anno passerò professionista”. Quanto a Schoeb si è consolato con la prima moneta di 5.800 euro, su un montepremi di 40.000 euro, poiché Arnaus come amateur ha ricevuto una coppa d’argento.

Il miglior italiano – Il veneto Joon Kim tra le sue prerogative ha la tenacia, che ancora una volta ha pagato. Con sette birdie e un bogey per il 64 (-6) ha rimontato tredici posizioni. “Oggi ho giocato molto bene. In generale l’ho fatto per tutto il torneo, ma nel primo giro un doppio bogey mi ha appesantito lo score e mi sono trovato un po’ indietro. Questo è un campo dove se perdi qualche colpo poi è difficile recuperare. La mia stagione? Non posso dire molto, poiché sono solo alla quarta gara, ma mi pare che le premesse siano buone”.

Il presidente guarda al futuro – Pienamente soddisfatto dell’ottimo esito della manifestazione il presidente del GC Udine Gabriele Lualdi: “Tempo perfetto, e questo è stato un ingrediente importante, e campo in ottime condizioni che ha soddisfatto i partecipanti. C’è stata una bella lotta, che ha coinvolto anche i giocatori italiani, e tutti comunque si sono divertiti, spettatori compresi. A settembre ospiteremo nuovamente il Senior Italian Open e spero che questo evento si disputi da noi ancora per altri quattro o cinque anni, come da impegni che mi ero preso, ma in linea generale mi auguro di avere altri tornei di livello internazionale. Sul tracciato stiamo facendo grossi investimenti e tendiamo a fare promozione verso i giovani, che sono il futuro, ma anche richiamando persone di tutte le età, perché il golf non pone limiti temporali alla pratica. La Ryder Cup? In Italia sicuramente ha aumentato l’interesse per il golf e lo farà ulteriormente nel cammino verso il 2022”.

Il percorso – Tutti i giocatori hanno espresso elogi incondizionati per il percorso, sia per la qualità tecnica che per l’ottima preparazione. Le 18 impegnative ma divertenti buche, disegnate dagli architetti John Harris e Marco Croze e dall’agronomo Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Negli ultimi anni sono state soggette a importanti interventi, che ne hanno ulteriormente elevato lo standard già di caratura internazionale. Il circolo partecipa al programma “Impegnati nel verde” e ha ricevuto la certificazione GEO.

 

SECONDO GIRO – Il dilettante spagnolo Adria Arnaus, nuovo leader con 130 (66 64, -10) colpi, è stato il protagonista del secondo giro del Villaverde Open, che si conclude sull’impegnativo percorso del Golf Club Udine (par 70). Nel torneo dell’Alps Tour, inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali che si svolgono in Italia curato dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG, Arnaus precede di misura il francese Ugo Coussaud (131, -9), ma nella volata finale saranno in corsa per il titolo anche Jacopo Vecchi Fossa, terzo con 132 (65 67, -8), insieme ai transalpini Gregoire Schoeb e Xavier Poncelet e al nezelandese Shaun Jones, e gli altri italiani Andrea Rota, settimo con 133 (66 67, -7), Stefano Pitoni (67 67) e Leonardo Motta (69 65) noni con 134 (-6). Si sta ben comportando il dilettante Alessandro Stucchi, 18° con 135 (-5), e sono rimasti in gara anche Lorenzo Magini, Joon Kim, Niccolò Quintarelli e l’altro dilettante meritevole di elogio Alberto Castagnara, 21.i con 136 (-4), e Aron Zemmer, 34° con 137 (-3).

Il taglio ha lasciato in gara 44 concorrenti (10 italiani), compresi tre dilettanti. I professionisti si contenderanno il montepremi di 40.000 euro dei quali 5.800 spetteranno al vincitore.

Buca in uno – Prodezza del francese Raphael Ginouves che ha realizzato una “hole in one” mettendo a segno la palla direttamente da tee alla buca 3, par 3 di 193 metri, utilizzando un ferro cinque. In classifica è al 21° posto.

I protagonistiAdria Arnaus, 22 anni, approdato sul circuito grazie agli inviti, già si è messo in grande evidenza nell’Open Clement  Ader, dove è stato superato nel playoff proprio da Coussaud. Spettacolari le sue seconde nove buche (le prime del tracciato) condotte in 29 colpi, meno 8. “Sto ancora tremando per l’emozione – ha detto a caldo – una cosa così non mi era mai capitata. Sto andando bene nel circuito e l’anno prossimo, quando avrò completato gli studi, passerò di categoria”. Gran finale dopo una partenza piuttosto difficile. Infatti era arrivato al giro di boa con un solo birdie contro un bogey e un doppio bogey.

Andrea Rota ha preparato la volata finale con un cinque birdie e due bogey per il 67 (-3): “Sicuramente è stata un’altra bella giornata. Ero partito un po’ contratto, poi nelle seconde nove buche ho recuperato con un bel finale. Cosa farò domani? Proverò a vincere. Sono in corsa, perché non tentare? Tra l’altro il successo nel Campionato Open della scorsa stagione mi ha dato la convinzione giusta per affrontare situazioni di questo tipo”.

Stefano Pitoni, tre successi nel 2016, sta crescendo di forma: “Ho giocato bene in entrambi i giri. Tiri con il driver sempre regolari in fairway, ferri precisi con palla in green e un putter che non risponde come vorrei, ma che poi non fa grandi danni. Si, è vero, mi diverto perché le cose vanno nel verso giusto. Funzionando il gioco lungo mi sento più tranquillo, ho meno pressione e quindi arrivano anche score apprezzabili”. Anche per lui 67 colpi con quattro birdie e un bogey.

Ingresso gratuito – Anche nell’ultima giornata di gara l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.

Il percorso – Le 18 impegnative ma divertenti buche del campo, disegnate dagli architetti John Harris e Marco Croze e dall’agronomo Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Negli ultimi anni sono state soggette a importanti interventi, che ne hanno ulteriormente elevato lo standard già di caratura internazionale. Il circolo partecipa al programma “Impegnati nel verde” e ha ricevuto la certificazione GEO. Unanime il consenso dei giocatori per la qualità e per l’ottima preparazione del tracciato.

Web e social network – News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

 

PRIMO GIRO – Jacopo Vecchi Fossa è al quinto posto con 65 (-5) colpi dopo il giro iniziale del Villaverde Open, torneo dell’Alps Tour, inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali che si svolgono in Italia. Sull’impegnativo percorso del Golf Club Udine (par 70) è al vertice con 62 (-8) il francese Antoine Rozner davanti al connazionale Gregoire Schoeb (63, -7), al neozelandese Shaun Jones e all’olandese Max Albertus (64, -6). Tra i concorrenti al sesto posto con 66 (-4) Andrea Rota e Niccolò Quintarelli e nota di merito per i dilettanti Riccardo Bregoli, Alessandro Stucchi e Alberto Castagnara, che hanno tenuto un ottimo passo e occupano la 13ª piazza con 67 (-3) colpi insieme a Leonardo Sbarigia e a Stefano Pitoni, tre successi lo scorso anno nel circuito. In buona classifica anche Luca D’Andreamatteo, 30° con 68 (-2).

Il Villaverde Open si gioca sulla distanza di 54 buche. Domani, dopo 36, il taglio lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Nel giro finale i professionisti di contenderanno il montepremi di 40.000 euro dei quali 5.800 spetteranno al vincitore.

I protagonisti – Antoine Rozner, neoprofessionista 23enne e miglior dilettante francese lo scorso anno, ha realizzato otto birdie, senza bogey: “Ho iniziato dalla buca 10 e nella prima parte ho incontrato difficoltà. Ho messo a segno un solo birdie e ho salvato qualche par importante, poi nel rientro ho cambiato marcia ed è stato un finale di grande soffisfazione e di ottimo gioco. Ho avuto un bel feeling con il putter e questa è stata la carta vincente”.

Jacopo Vecchi Fossa, 23enne nativo di Reggio Emilia passato di categoria a ottobre, ha già fornito belle prove nei pochi mesi da pro. Ha spiegato così la sua prova: “Sono partito forte con cinque birdie sulle prime otto buche, poi ho un po’ rallentato nella parte centrale, ma ho recuperato bene nel finale e ho concluso imbucando un approccio per l’ultimo birdie di giornata. Sto imparando a gestirmi anche nei momenti difficili e in tal modo sono riuscito a riprendere il controllo della situazione. Per ottenere score bassi occorre non uscire dai fairway, perché è fondamentale poter tirare da posizione favorevole ai green, che sono piccoli, per procurarsi occasioni di birdie”. Per lui sette birdie e due bogey.

Ingresso gratuito – Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico è gratuito. Il secondo giro comincerà domani alle ore 7,30, con ultima partenza alle ore 14,31 e conclusione prevista attorno alle ore 19.

Il percorso – Le 18 impegnative ma divertenti buche del campo, disegnate dagli architetti John Harris e Marco Croze e dall’agronomo Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Negli ultimi anni sono state soggette a importanti interventi, che ne hanno ulteriormente elevato lo standard già di caratura internazionale. Il circolo partecipa al programma “Impegnati nel verde” e ha ricevuto la certificazione GEO. Unanime il consenso dei giocatori per la qualità e per l’ottima preparazione del tracciato.

Web e social network – News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

 

LA VIGILIA – Inizia sul percorso del Golf Club Udine il Villaverde Open (8-10 giugno). Il torneo dell’Alps Tour, inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali che si svolgono in Italia, ripropone il grande golf sul tracciato friulano, che poi dall’8 al 10 settembre ospiterà nuovamente il Senior Italian Open, dopo la felice esperienza e il grande successo ottenuto nello scorso ottobre.

L’evento è stato anticipato dalla Villaverde Open Pro Am dove ai primi quattro posti sono terminati team guidati da pro francesi. Ha vinto con “meno 38” la squadra di Julien Brun con i dilettanti Piergiorgio Lazzaroni, Niccolò Plazzotta e Leonardo Filippo Plazzotta seguita con “-33” da quella di Thomas Perrot con Pietro Fonda, Stenio Di Giusto e Cristina D’Andrea. Al terzo posto con “-29” la formazione di Leo Lespinasse con Marko Prekic, Luciano Roveredo e Alioscia Tanzi, quindi con lo stesso score Raphael Marguery con Rodolfo Cappellazzo, Silvano Favaro e Roberto Roversi. In quinta posizione la compagine di Alessandro Grammatica con Mauro Lorenzi, Stanislao Spinelli Barrile e Cristina Coslovich (-28). Adottata  la divertente formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” in cui hanno fatto classifica birdie ed eagle.

I protagonisti  – Via dunque al torneo che si preannuncia ad alto contenuto tecnico e agonistico per la qualità della partecipazione, essendo presenti quasi tutti i migliori elementi dell’Alps Tour. C’è però molta fiducia in chiave azzurra, poiché sono molti i giocatori di casa nostra, tra i 47 in campo, che hanno le potenzialità per emergere a iniziare da Alessandro Grammatica, reduce dal secondo posto nell’Open de Saint François, in Guadalupa, dove è stato superato nello spareggio da Thomas Elissalde. Ricordiamo anche Stefano Pitoni, lo scorso anno tre volte a segno nel circuito, Joon Kim,  Niccolò Quintarelli, Andrea Rota, Aron Zemmer, Michele Cea, Corrado De Stefani, Leonardo Motta, Nunzio Lombardi e il neopro Jacopo Vecchi Fossa, per citarne alcuni.

Tra gli stranieri da seguire i francesi Ugo Coussaud, leader della money list, Thomas Elissalde e Julien Brun insieme all’olandese Lars Van Meijel, ossia quattro vincitori stagionali e tutti in ottima condizione, ma tra i favoriti vanno compresi anche i transalpini Jean-Baptiste Gonnet, Robin Roussel, Raphael Marguery, Antoine Rozner e Xavier Poncelet, il sorprendente dilettante spagnolo Adria Arnaus, l’austriaco Uli Weinhandl e l’inglese Liam Harper.

Al Villaverde Open prendono parte 134 concorrenti provenienti da tredici nazioni. Si gioca sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 spetteranno al vincitore.

Ingresso gratuito – Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico è gratuito. Il primo giro comincerà domani alle ore 7,30, con ultima partenza alle ore 14,20 e conclusione prevista attorno alle ore 19.

Un percorso di qualità – Le 18 impegnative ma divertenti buche del campo, disegnate dagli architetti John Harris e Marco Croze e dall’agronomo Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Negli ultimi anni sono state soggette a importanti interventi, che ne hanno ulteriormente elevato lo standard già di caratura internazionale. Il circolo partecipa al programma “Impegnati nel verde” e ha ricevuto la certificazione GEO.

Solidarietà – La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è il Charity Partner dell’Italian Pro Tour e dell’Open d’Italia per il 2017 e sosterrà il Comitato Organizzatore nella raccolta di fondi attraverso iniziative ad hoc durante le manifestazioni in calendario. Presieduta da Allegra Agnelli, la Fondazione è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico.

Web e social network – News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

 

PROLOGO – L’Italian Pro Tour riprende il suo cammino con il Villaverde Open. Inserito nel calendario dell’Alps Tour, avrà luogo sul percorso del Golf Club Udine a Fagagna (UD) da giovedì 8 giugno a sabato 10, anticipato dalla Villaverde Open Pro Am mercoledì 7 giugno. Sarà il primo dei due eventi che riporteranno il grande golf internazionale sul tracciato friulano, che poi dall’8 al 10 settembre ospiterà nuovamente il Senior Italian Open, dopo la felice esperienza e il grande successo ottenuto nello scorso ottobre.

La Pro Am – Prologo con la Villaverde Open Pro Am, dove competeranno 20 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti. Si gioca sulla distanza di 18 buche con la divertente formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro”. Partenza shotgun (ossia tutte le compagini insieme dai diversi tee del campo) alle ore 12. Un’occasione per poter seguire alcuni dei  professionisti, che poi daranno vita alla gara, impegnati nel mettere a punto la loro condizione di forma.

Field di qualità – Il torneo si preannuncia di alta qualità tecnica avendo richiamato i migliori protagonisti dell’Alps Tour, compresi nove giocatori tra i primi dieci dell’ordine di merito e quattro dei sei vincitori stagionali. Sono andati a segno i francesi Ugo Coussaud, leader della money list, Thomas Elissalde e Julien Brun e l’olandese Lars Van Meijel, che si lasciano preferire nelle previsioni della vigilia, ma saranno da seguire anche gli altri nella top ten dei guadagni, ossia i transalpini Jean-Baptiste Gonnet, Robin Roussel e Xavier Poncelet, il sorprendente dilettante spagnolo Adria Arnaus, secondo, e in particolare Alessandro Grammatica (nella foto). Il sanremese, che occupa il settimo posto nella lista, è reduce da un’ottima prova nell’Open de Saint François, in Guadalupa, dove è stato superato nello spareggio da Elissalde. Tra gli altri 48 italiani in campo hanno buone prospettive Stefano Pitoni, Niccolò Quintarelli, Joon Kim, Andrea Rota, Aron Zemmer e il neopro Jacopo Vecchi Fossa.

La formula – Il Villaverde Open si svolge sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Vi prendono parte 138 concorrenti provenienti da 12 nazioni. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 spetteranno al vincitore.

Ingresso gratuito – Per tutta la durata della manifestazione, Pro Am compresa, l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.

Il percorso – Il tracciato del GC Udine è legato all’elegante Villaverde Hotel & Resort – Wellness Spa & Golf. Progettato dall’architetto Alessio Princic, il Resort si sviluppa su quattro piani di architettura contemporanea, location unica e ideale per una innovativa e completa offerta turistica e sportiva. Le 18 impegnative ma divertenti buche del campo, disegnate dagli architetti John Harris e Marco Croze e dall’agronomo Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Negli ultimi anni sono state soggette a importanti interventi, che ne hanno ulteriormente elevato lo standard già di caratura internazionale. Il circolo partecipa al programma “Impegnati nel verde” e ha ricevuto la certificazione GEO.

Solidarietà – La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è il Charity Partner dell’Italian Pro Tour e dell’Open d’Italia per il 2017 e sosterrà il Comitato Organizzatore nella raccolta di fondi attraverso iniziative ad hoc durante le manifestazioni in calendario. Presieduta da Allegra Agnelli, la Fondazione è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico.

 

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