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Irish Open: spettacolo finale di Jon Rahm, 48° Manassero

Jon Rahm
  09 Luglio 2017 In primo piano
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Lo spagnolo Jon Rahm ha dato spettacolo nel giro finale e ha vinto con 264 (65 67 67 65, -24) colpi, nuovo score record del torneo, il Dubai Duty Free Irish Open, terza delle otto gare delle Rolex Series disputata sul tracciato del Portstewart GC (par 72), nella città dell’Irlanda del Nord da cui il circolo prende nome. Si è classificato al 48° posto Matteo Manassero con 280 (72 66 73 69, -8) dopo un parziale di 69 (-3).

Rahm ha concesso ai suoi avversarsi di battersi solo per il secondo posto, appannaggio con 270 (-18), sei colpi di ritardo, dello scozzese Richie Ramsay e dell’inglese Matthew Southgate, Al quarto con 271 (-17) lo statunitense Daniel Im, altro protagonista dell’evento, l’inglese Justin Rose, campione olimpico, il neozelandese Ryan Fox e lo scozzese David Drysdale, che ha recuperato 25 posizioni con un 63 (-9), miglior punteggio di giornata. Al 10° con 273 (-15) il giapponese Hideto Tanihara e l’inglese Tommy Fleetwood, al 14° con 275 (-13) l’altro nipponico Hideki Matsuyama, numero due mondiale, e un po’ di delusione per l’irlandese Padraig Harrington, 42° con 279 (-9), e per l’inglese Matthew Fitzpatrick, 54° con 281 (-7).

Jon Rahm ha segnato due eagle, cinque birdie e due bogey per il 65 (-7), ma si è un po’ deconcentrato nel finale, soprattutto per un problema sul green della buca 6, quando è sembrato non aver riposizionato la palla nel punto giusto per eseguire un putt. Sono arrivate mail e telefonate all’European Tour e gli arbitri sono andati a parlare con il giocatore dopo che aveva eseguito il tee-shot alla buca 13. I possibili due colpi di penalità non sono però arrivati, perché la sua azione è stata ritenuta regolare. “Mi sono tuttavia innervosito – ha raccontato Rahm – e ho sbagliato qualcosa in quella buca,  poi per fortuna ho realizzato l’eagle alla successiva e non ho avuto più problemi per il titolo, ma la serenità non è stata la stessa”.

Il 22enne di Barrika in poco più di un anno di professionismo ha conquistato un successo nel PGA Tour e ora ha messo la sua firma anche sull’European Tour al secondo evento disputato. Ha ricevuto un assegno di 1.040.824 euro su circa 6.163.000 euro (sette milioni di dollari, montepremi delle Rolex Series) ed è salito dall’11° all’ottavo posto nella graduatoria mondiale. E’ un giocatore completo, che abbina potenza e qualità, forte sia nel gioco lungo che in quello corto. Non ci sono dubbi che sarà uno dei punti di forza europei in Ryder Cup.

Matteo Manassero è stato piuttosto alterno e i colpi persi nel primo e nel terzo giro non gli hanno consentito una classifica migliore, che forse avrebbe meritato in relazione a quanto ha messo in evidenza nel secondo (66, -6) e nel quarto  turno dove si è espresso con tre birdie, senza bogey.

Sono usciti al taglio Renato Paratore, 81° con 142 (70 72, -2), Edoardo Molinari, 118° con 145 (70 75, +1), e Nino Bertasio, 135° con 147 (69 78, +3). Con loro anche il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro mondiale, stesso score di Molinari

 

TERZO GIRO – Matteo Manassero, 51° con 211 (72 66 73, -5) colpi, non ha mantenuto il ritmo del secondo giro e ha perso terreno nel Dubai Duty Free Irish Open, terza delle otto gare delle Rolex Series che si sta disputando sul tracciato del Portstewart GC (par 72), nella città dell’Irlanda del Nord da cui il circolo prende nome.

Lo spagnolo Jon Rahm (199 – 65 67 67, -17), numero 11 mondiale e uno dei favoriti, ha raggiunto in vetta alla classifica lo statunitense Daniel Im (199 – 64 67 68), mentre è terzo con 200 (-16) il francese Benjamin Hebert, che affiancava Im dopo 36 buche.

Saranno in corsa per il titolo, in un finale che si annuncia spettacolare, il giapponese Hideto Tanihara, quarto con 201 (-15), il francese Julien Quesne, vincitore di un Open d’Italia (2013), quinto con 202 (-14), gli inglesi Justin Rose, campione olimpico e numero 13 del world ranking, e Oliver Fisher, l’australiano Scott Hend e il neozelandese Ryan Fox, sesti 203 (-13). Non avranno possibilità l’inglese Tommy Fleetwood, numero 15 della classifica mondiale e a segno domenica scorsa nell’Open de France, 12° con 205 (-11), e il giapponese Hideki Matsuyama, numero due, sceso dall’ottavo al 22° posto con 207 (-9). Sono dietro l’irlandese Padraig Harrington, 29° con 208 (-8), e l’inglese Matthew Fitzpatrick, 45° con 210 (-6).

Jon Rahm, 22enne di Barrika con un titolo nel PGA Tour, ha decisamente attaccato e ha siglato il 67 (-5) con sei birdie e un bogey. Daniel Im, 32 anni e un successo nel Challenge Tour, ha evitato il sorpasso con cinque birdie e un bogey per il 68 (-4).

Matteo Manassero ha viaggiato in par sulle prime sei buche, poi ha realizzato un birdie (7ª), ma ha perso subito il vantaggio con un bogey (8ª). Altre cinque buche in par hanno preceduto il secondo birdie (14ª), ma alla 17ª un doppio bogey ha fatto 73 (+1) ed è scivolato di 21 posizioni. Da ricordare nel secondo giro il rarissimo albatross alla buca 7 (par 5 di 472 metri), in cui ha messo a segno la palla con il secondo colpo dalla distanza di 250 yards utilizzando un ferro 3.

Sono usciti al taglio Renato Paratore, 81° con 142 (70 72, -2), Edoardo Molinari, 118° con 145 (70 75, +1), e Nino Bertasio, 135° con 147 (69 78, +3). Con loro anche il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro mondiale, stesso score di Molinari. Il montepremi di sette milioni di dollari (circa 6.163.000 euro con prima moneta di 1.040.824 euro).

 

SECONDO GIRO – Matteo Manassero, con una grande rimonta, è volato dal 106° al 30° posto con 138 (72 66, -6) colpi nel Dubai Duty Free Irish Open, terza delle otto gare delle Rolex Series che si sta disputando sul tracciato del Portstewart GC (par 72), nella città dell’Irlanda del Nord da cui il circolo prende nome. Sono usciti al taglio Renato Paratore, 81° con 142 (70 72, -2), Edoardo Molinari, 118° con 145 (70 75, +1), e Nino Bertasio, 135° con 147 (69 78, +3).

Hanno mantenuto la leadership con 131 (-13) il francese Benjamin Hebert (64 67) e lo statunitense Daniel Im (64 67) ed è rimasto sulla loro scia lo spagnolo Jon Rahm, uno dei favoriti e numero 11 mondiale, terzo con 132 (-12). In quarta posizione con 133 (-11) il neozelandese Ryan Fox e gli inglesi Matthew Southgate e Oliver Fisher e in settima con 134 (-10) l’americano Paul Peterson. E’ in alta classifica il giapponese Hideki Matsuyama, numero due del world ranking, ottavo con 135 (-9) insieme al connazionale Hideto Tanihara, e hanno due colpi in più gli inglesi Justin Rose, numero 13 mondiale, e Tommy Fleetwood, numero 15, 19.i con 137 (-7).

E’ uscito al taglio il nordirlandese Rory McIlroy, praticamente il giocatore più atteso e coinvolto nell’organizzazione, 119° come Molinari, apparso in notevole difficoltà e con parecchie cose nel suo gioco da rimettere a posto. Hanno lasciato la compagnia anche l’altro nordirlandese Graeme McDowell e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, stesso score di Paratore.

Daniel Im, 32 anni e un successo nel Challenge Tour, ha realizzato sei birdie e un bogey per il 67 (-5) e Benjamin Hebert, 30 anni e sei titoli nel secondo circuito europeo, lo ha imitato con sette birdie e due bogey.

L’albatross di Matteo – Grande giornata di Matteo Manassero che ha girato in 66 (-6) colpi, secondo punteggio di giornata dopo il 65 (-7) di Tanihara. Il veronese ha compiuto un’autentica prodezza alla buca 7 (par 5 di 472 metri), la 16ª giocata, essendo partito dalla 10, in cui ha messo a segno un rarissimo albatross, ossia ha imbucato la palla con il secondo colpo dalla distanza, guadagnando tutti insieme tre colpi rispetto al par. Alla buca successiva ha trovato l’unico bogey, ma in precedenza aveva arricchito lo score con quattro birdie. Edoardo Molinari è uscito con un 75 (+3) dovuto a due birdie e a cinque bogey e Nino Bertasio ha chiuso con quattro bogey e un doppio bogey per i 78 (+6).

Due giri con il capitanoRenato Paratore ha giocato entrambi i giri insieme al danese Thomas Bjorn, capitano europeo alla prossima Ryder Cup, che ha avuto così modo di studiare a fondo il giovane azzurro, che peraltro è forte nel gioco corto e bravo in match play, caratteristiche che nella Ryder Cup sono un bagaglio apprezzabile. Manca ancora un anno all’appuntamento in Francia e la strada da percorrere è ancora lunga per tutti, ma sicuramente per Paratore questo accoppiamento in gara è stato assolutamente importante. Sul campo il romano ha lottato per evitare l’uscita anticipata e a quattro buche dal termine con quattro birdie e due bogey sembrava fatta, ma successivamente altri due bogey lo hanno messo fuori gioco.

 

PRIMO GIRO – Lo statunitense Daniel Im e il francese Benjamin Hebert sono in vetta con 64 (-8) colpi al Dubai Duty Free Irish Open, terza delle otto gare delle Rolex Series che si sta disputando sul tracciato del Portstewart GC (par 72), nella città dell’Irlanda del Nord da cui il circolo prende nome. Quattro gli italiani in gara: Nino Bertasio, 42° con 69 (-3), Edoardo Molinari e Renato Paratore, 63.i con 70 (-2), e Matteo Manassero, 106° con 72 (par).

La coppia di testa precede di misura lo spagnolo Jon Rahm, uno dei più attesi protagonisti, e gli inglesi Oliver Fisher e Matthew Southgate, terzi con 65 (-7). Al sesto posto con 66 (-6) il gallese Jamie Donaldson, l’inglese Matthew Fitzpatrick e lo scozzese David Drysdale e al nono  con 67 (-5) l’inglese Justin Rose, il nordirlandese Graeme McDowell e il giapponese Hideki Matsuyama, numero due mondiale. Ha deluso i fans di casa Rory McIlroy, campione in carica, apparso piuttosto falloso e dal drive errante. Ha lo stesso score di Manassero e hanno fatto poco meglio l’inglese Tommy Fleetwood, vincitore domenica scorsa dell’Open de France, che è alla pari con Molinari e Paratore, e il thailandese Thongchai Jaidee, 85° con 71 (-1).

Daniel Im, 32 anni e un successo nel Challenge Tour, e Benjamin Hebert, 30 anni e sei titoli nel secondo circuito europeo, sono andati di pari passo con otto birdie senza bogey.

Nino Bertasio (nella foto) ha iniziato con due bogey di fila, poi ha cambiato marcia realizzando sei birdie contro un altro bogey a chiudere. Avvio difficile anche per Edoardo Molinari con un doppio bogey e decisa reazione che gli ha permesso di recuperare con sette birdie, anche se ha dovuto assommare altri tre bogey. Renato Paratore, partito dalla buca 10, ha guadagnato rapidamente i due colpi sul par con due birdie in sequenza e successivamente li ha mantenuti segnando tre birdie e tre bogey nel resto del percorso. Gravatosi di un bogey e di un doppio bogey dopo sole quattro buche, Matteo Manassero non ha perso la concentrazione e ha pazientemente rimontato con quattro birdie, compensando anche un altro bogey.

Il montepremi di sette milioni di dollari (circa 6.163.000 euro con prima moneta di 1.040.824 euro).

 

PROLOGO . L’European Tour prosegue il cammino di avvicinamento all’Open Championship (20-23 luglio), il terzo major stagionale, con altre due gare delle Rolex Series, il Dubai Duty Free Irish Open (6-9 luglio) e lo Scottish Open (13-16 luglio). Questa settimana la terza delle otto in programma avrà luogo al Portstewart GC, nella città dell’Irlanda del Nord da cui il circolo prende nome. Vi partecipano Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Renato Paratore e Nino Bertasio in un field di ottima qualità, su cui ha inciso il montepremi di sette milioni di dollari (circa 6.163.000 euro con prima moneta di 1.040.824 euro).

Vi sono, infatti, cinque giocatori tra i primi quindici del ranking mondiale: il giapponese Hideki Matsuyama, numero due, il nordirlandese Rory McIroy (nella foto), numero quattro, che difende il titolo, lo spagnolo Jon Rahm, numero 11, e gli inglesi Justin Rose, numero 13, e Tommy Fleetwood, numero 15 e vincitore domenica scorsa dell’Open de France, seconda “Rolex Series”.

Saranno comunque tanti i concorrenti in grado di dare quanto meno spettacolo tra i quali ricordiamo, per citarne alcuni, gli altri inglesi Tyrrell Hatton, Matthew Fitzpatrick, Ian Poulter e Lee Westwood, il belga Thomas Pieters, gli iberici Miguel Angel Jimenez e Rafa Cabrera Bello, il nordirlandese Graeme McDowell, gli irlandesi Padraig Harrington e Shane Lowry, l’argentino Andres Romero, il francese Victor Dubuisson, il cinese Ashun Wu e i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat.

Tra gli azzurri debbono subito riscattarsi, dopo il taglio subito in Francia, Matteo Manassero, Edoardo Molinari e Renato Paratore, che peraltro veniva dalla grande vittoria nel Nordea Masters e dal successivo sesto posto nel BMW International Open. Quanto a Nino Bertasio deve solo riprendere il passo deciso tenuto prima di giocare a Le Golf National dove dopo due ottimi giri è terminato in bassa classifica, un po’ a sorpresa alla luce dei precedenti piazzamenti di rilievo (10° Lyoness Open e 14° BMW PGA Championship).

Il torneo su Sky – L’Irish Open viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definzione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 6 luglio dalle ore 11 alle ore 19 (Sky Sport 3 HD); venerdì 7, dalle ore 11,30 alle ore 19, 30 (Sky Sport Plus HD); sabato 8 e domenica 9, dalle ore 13,35 alle ore 18,30 (Sky Sport Plus HD). Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Roberto Zappa e di Massimo Scarpa.

 

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