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A Dubai F. Molinari e Paratore a confronto con l’élite europea

Francesco Molinari
  15 Novembre 2016 In primo piano
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Francesco Molinari e Renato Paratore chiudono la loro ottima stagione partecipando al DP World Tour Championship (17-20 novembre), torneo conclusivo dell’European Tour riservato ai primi 60 classificati nell’ordine di merito, che avrà luogo allo Jumeirah Golf Estates di Dubai. La loro presenza alla gara più ambita della stagione, in cui si confronta l’élite europea fatta anche di campioni di livello mondiale, è un segnale forte che da il golf italiano attraverso il suo giocatore attuale più rappresentativo e il più giovane, che possiede mezzi tecnici e agonistici notevoli. Peraltro Paratore, vent’anni a dicembre, sarà anche il più giovane in campo, avendo un anno in meno di altri due emergenti, il coreano Jeunghun Wang e il cinese Haotong Li.

Francesco Molinari (nella foto), 24° nella money list, proverà a entrare tra i primi quindici e per riuscire nell’impresa avrà bisogno di classificarsi entro i primi cinque. Nelle ultime settimane ha dimostrato di essere in gran forma e il 61 (-10) nel giro finale dello Shriners Hospitals (PGA Tour) con relativo quarto posto e il sesto nel WGC HSBC ne sono la testimonianza più eloquente. Renato Paratore, che si è guadagnato il biglietto per Dubai con due toniche prestazioni nel Turkish Open e nel Nedbank Golf Challenge (25° in entrambi gli eventi), avrà l’obiettivo di ben figurare e potrà farlo anche dall’alto di una certa serenità d’animo, liberato da traguardi impellenti.

Tanti i motivi del torneo, in primis l’assegnazione del primato nella money list, con una lotta a quattro tra lo svedese Henrik Stenson, l’inglese Danny Willett, l’altro svedese Alex Noren e il nordirlandese Rory McIlroy. Poi il montepremi di otto milioni di dollari (E 7.450.000 con prima moneta di 1.244.010 euro) e il bonus di altri cinque milioni di dollari da assegnare ai primi dell’ordine di merito. Infine il tentativo di Rory McIlroy di riprendersi con un successo la leadership mondiale, lasciata nel settembre del 2015 dopo 95 settimane di regno.

Negli ultimi quattro anni il nordirlandese e Stenson sono stati i mattatori dell’evento e della money list. Nelle vittorie a Dubai sono in parità con lo svedese a segno nel 2013 e nel 2014 e con McIlroy nel 2012 e nel 2015, però quest’ultimo si è imposto tre volte nell’ordine di merito (2012-2014-2015) contro una di Stenson (2013).

Questa volta sembra preclusa a McIlroy la conferma al vertice continentale, poiché il ritardo è notevole da Stenson (E 4.000.563 contro E 2.824.149), ma il numero due mondiale ha davanti, come detto, anche Danny Willett (E 3.700.888) e Alex Noren (E 3.367.136). In sostanza per confermare la supremazia in Europa dovrebbe vincere con Stenson classificato oltre il 12° posto, Noren oltre il secondo e Willett oltre il terzo.

“Sono conscio di due cose – ha detto McIlroy – che se vinco il torneo ritorno leader mondiale e che, pure se matematicamente sono ancora in corsa, anche con il titolo non sarò numero uno in Europa. Infatti i tre che ho davanti stanno andando molto forte e dubito che possa verificarsi la serie di difficili combinazioni che mi favorirebbe. Per cui sono molto concentrato solo sul primo obiettivo”.

Quanto a Stenson, a parte McIlroy, può perdere la leadership se s’impone Willett, contro cui non avrebbe difesa, mentre gli basterebbe giungere secondo con un successo di Noren.

Quanto ad Alex Noren, forse il più in forma del lotto, non si crea problemi: “Dubai propone una nuova ed eccitante sfida e vi arrivo nelle condizioni ideali, perché una vittoria nella settimana che precede un grande impegno ti permette di giocare più rilassato. Presentarmi qui come terzo nell’ordine di merito e nono nel world ranking è motivo di soddisfazione, ma anche una spinta per guardare a tornei e a traguardi sempre più importanti. In questa sede non mi pongo particolari problemi e nemmeno ho fatto tanti conti pensando al ranking: magari, se li fai, trovi qualcuno che gioca per una settimana il golf della vita e manda tutto all’aria. Con il mio allenatore sono d’accordo che è prioritario giocare bene e ci concentriamo innanzi tutto su quello”.

Nel field tra i primi 60 della money list mancheranno solo lo scozzese Russell Knox (35°) e il nordirlandese Graeme McDowell (60), che hanno lasciato spazio al francese Raphael Jacquelin e al cileno Felipe Aguilar. Oltre al quartetto citato e a Molinari, la lista dei favoriti è lunga e comprende, per citarne alcuni, anche i sudafricani Branden Grace e Louis Oosthuizen, lo spagnolo Sergio Garcia, il coreano Jeunghun Wang, il thailandese Thongchai Jaidee e inglese Andy Sullivan.

Il torneo su Sky – Il DP World Tour Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 17 novembre, dalle ore  9 alle ore 14 (Sky Sport 3 HD e Sky Sport Mix HD); venerdì 18, dalle ore  9 alle ore 14 (Sky Sport 3 HD); sabato 19, dalle ore 9 alle ore 13  (Sky Sport 3 HD e Sky Sport Mix HD); domenica 20, dalle ore 8,30 alle ore 13,30 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Roberto Zappa.

 

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