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BMW Italian Open presented by CartaSi le interviste della quarta giornata

  16 Settembre 2012 News
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GONZALO FERNANDEZ CASTAÑO Giro finale 64 (-8). Totale 264 (68 65 67 64, -24)

 

“E’ la mia seconda vittoria all’Open d’Italia e ha un sapore speciale perché arriva al termine di un duello avvincente con un gran giocatore come Mulroy. Il field del torneo era altissimo, perciò, questo successo mi dà grande fiducia per il finale di stagione e mi ripaga della delusione del KLM Open in Olanda, dove nel giro finale era andato piuttosto male. Devo dire grazie a tutto il pubblico accorso al Royal Park I Roveri. Ho avvertito grande calore intorno a me al punto che mi sembrava di giocare a Madrid. La chiave del mio successo? La pazienza e la forza di volontà”.

 

LORENZO GAGLI – Giro finale: 71 (-1). Totale 276 (69 68 68 71, -12)

 

– Qual è il tuo bilancio finale di questo torneo?

“ E’ stata una bella settimana che mi aiuterà ad acquisire ancora più esperienza. Firmerei perché tutti i tornei potessero andare così. Resta un po’ di rammarico poiché mi sarebbe piaciuto avere un altro giorno di gara per fare ancora meglio, ma sono comunque soddisfatto”. – Come spieghi il cammino altalenante odierno? “ Avevo una gran voglia di chiudere con un bel punteggio, ma ho pagato un inizio di gara negativo. Non sono partito con dei gran colpi, pur riuscendo a evitare il bogey alla 2 e 3. Poi sono andato sopra par e la strada si è fatta in salita”. – Quanto ha inciso il dolore alla spalla nel risultato finale? “ Onestamente, senza questo infortunio, avrei potuto mettere a segno più birdie e magari ritrovarmi ancora più in alto in classifica”. – Il tuo percorso di avvicinamento alla ‘carta’ che tappe prevede? “ Prenderò parte sicuramente all’Alfred Dunhill Links Championship in Scozia, al Portugal Masters e al Perth International in Australia. Credo che questo buon risultato mi aiuterà a rimanere sul tour, ma non debbo abbassare la guardia”.   FRANCESCO MOLINARI  Quarto giro:  65 (-7) – Totale: 278 (68 69 76 65, -10)   – La differenza di rendimento tra ieri e oggi? “ Ieri ero scarico mentalmente e non riuscivo a trovare la concentrazione. Probabilmente ho pagato l’intensa preparazione in campo pratica in vista della Ryder Cup e avevo esaurito le energie nervose”. – Come ti spieghi i tantissimi birdie di oggi? “ Capita spesso che la domenica mattina i giocatori ormai fuori dalla lotta al vertice si esprimano al massimo, d’altronde non hanno più nulla da perdere. Aggiungiamo poi che oggi i green erano in perfetto stato e non c’era vento”. – In che condizioni arrivi all’appuntamento con la Ryder Cup? “ Siamo sulla strada giusta. Sono soddisfatto del mio gioco, credo sia a buon punto. Oggi ho puttato molto bene, a dimostrazione del fatto che la brutta prova di ieri non dipendeva da fattori tecnici”. – Come ti immagini la prossima Ryder Cup? “ Prendere parte a una competizione del genere è il sogno di ogni golfista. Sarà una sfida entusiasmante, molto diversa dai major, perché basata su dinamiche di squadra e non individuali”. – Pensi che il percorso possa essere congeniale alle tue caratteristiche di gioco? “ Aspetto di verificarlo di persona perché non l’ho mai visto, ma da quello che mi hanno raccontato, dovrebbe essere un tracciato per giocatori lunghi, con poco rough e green duri”. – Con quale compagno di squadra preferiresti scendere in campo? “ Preferisco parlarne con il capitano Olazabal, poi, in base ai suoi intendimenti, vedremo quali potrebbero essere gli accoppiamenti migliori. Olazabal ha detto che nella prima giornata giocheremo tutti, per cui essendoci delle coppie già consolidate devo ragionare per esclusione. Di sicuro giocare con Lee Westwood, Sergio Garcia o Luke Donald non mi dispiacerebbe affatto”.   MATTEO MANASSERO Giro finale: 65 (-7). Totale: 268 (69 69 65 65, -20)   – Matteo, possiamo definire fantastiche le tue ultime nove buche? “Sì, senza dubbio. Considerando l’andamento generale della giornata, questa conclusione di torneo ha reso il giro straordinario”. – Che sensazioni ti lascia questo Open? “Mi resterà uno splendido ricordo. Alla vigilia del torneo non ero in gran forma, mentre ora posso dire di aver visto crescere moltissimo il mio livello di gioco. Senza dimenticare il sostegno eccezionale ricevuto dal pubblico. Il seguito di tifosi odierno è andato oltre ogni più rosea aspettativa e questo è motivo di grande orgoglio. L’Italia meritava un Open così”. – Che effetto ti fa aver chiuso il torneo con due colpi di vantaggio su Colsaerts, uno dei rappresentanti del team europeo alla Ryder Cup?” “Aver giocato con lui oggi può considerarsi il coronamento di una bellissima settimana. Nonostante Nicolas abbia espresso un ottimo golf, sono riuscito a staccarlo in graduatoria e ciò mi riempie di soddisfazione”. – L’ottimo inizio di gara di Colsaerts ti aveva intimorito? “Effettivamente aveva cominciato il giro benissimo, poi si è un po’ perso. Il golf è anche questo. Ovviamente ognuno ha le sue qualità. Oggi, fin dalla buca uno ho giocato molto bene e avrei potuto fare anche meglio nelle prime nove”. – E’ stato forse il birdie alla 10 la scintilla che ti ha permesso di accelerare così tanto nelle seconde nove buche? “No, è stato soprattutto il tifo del pubblico a trasmettermi la voglia di firmare altri birdie. Sentivo che stavo esprimendo un gran golf e buca dopo buca acquisivo sempre più fiducia”. – Cosa ti rimproveri dopo questi quattro giri? “I primi due giorni non sono stati perfetti, ma il “meno 14” del weekend è andato oltre il “meno 12” che avevo fissato come obiettivo massimo”.   GARY BOYD Giro finale: 63 (-9). Totale: 270 (69 70 68 63, -18)   “Penso di non aver mai giocato così bene in tutta la mia carriera.  Ho ha realizzato anche un albatross alla buca 8.  A quel punto ho pensato di essere in lizza per la vittoria.  L’Italia è stata importante per la mia carriera.  Stamane sul putting green avevo delle buone sensazioni, pensavo addirittura ad un 59, ma un 63 all’ultimo giro è sempre buono”.    

 

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