fbpx

Alvaro Quiros vince a Dubai, Luke Donald storico “triplete”

  11 Dicembre 2011 News
Condividi su:

 

L’inglese Luke Donald, nella foto, giungendo terzo (272 – 72 68 66 66), si è imposto nell’ordine di merito. Il 34enne di Hemel Hempstead ha così concluso la sua straordinaria annata con un clamoroso “triplete”, mai riuscito a nessuno: essere nello stesso anno numero uno nel mondo, nella money list europea e in quella statunitense.

 

Ha offerto una bella prestazione Francesco Molinari, sesto con 276 colpi (71 68 68 69, -12) affiancato dal sudafricano Louis Oosthuizen, e sono terminati a metà graduatoria Edoardo Molinari, 29° con 285 (71 73 68 73, -3), Matteo Manassero, 34° con 286 (73 68 72 73, -2), e Lorenzo Gagli, 37° con 287 (72 71 73 71, -1). Alle spalle del trio andato sul podio si sono piazzati lo svedese Peter Hanson quarto con 274 (-14), e il sudafricano Charl Schwartzel, quinto con 275 (-13). In buona classifica, ma mai in corsa per il titolo, il tedesco Martin Kaymer, il nordirlandese Graeme McDowell e l’iberico Sergio Garcia, 11.i con 279 (-9). Stesso score anche per il nordirlandese Rory McIlroy, unico avversario di Donald per il titolo di “re d’Europa”: è stato per 36 buche al terzo posto, poi quando ha capito che l’inglese non gli avrebbe concesso lo spazio che cercava ha mollato. Altalenanti gli inglesi Paul Casey, 16° con 280 (-8), Ian Poulter, 22° con 283 (-5), e Lee Westwood, finito alla pari con Edoardo Molinari, e i sudafricani Ernie Els, 34° come Manassero, e Retief Goosen, 37° insieme a Gagli. Molto deludenti lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 44° con 290 (+2), e il nordirlandese Darren Clarke, 57° e ultimo con 299 (+11). Hanno partecipato alla gara 58 dei 60 giocatori (i primi della money list) aventi diritto. Si è ritirato il coreano Y.E. Yang. Quiros, 28enne di Guadiaro, ha ottenuto il sesto titolo in carriera e il secondo stagionale. La scorsa settimana era leader dopo tre turni nell’Hong Kong Open, poi aveva ceduto clamorosamente lasciando strada a McIlroy. Questa volta ha subito attaccato con tre birdie, poi nelle successive sei buche ha un po’ arrancato con tre bogey parzialmente compensati da due birdie. Sulle seconde nove buche ha giocato con prudenza, contenendo il possibile ritorno di Lawrie e poi sull’ultima buca ha messo a segno un lungo putt per l’eagle che ha tolto ogni chances all’avversario, il quale peraltro con un birdie ha evitato di dividere la seconda piazza con Donald. Francesco Molinari ha avuto difficoltà in avvio (bogey-birdie-bogey), poi ha recuperato il par (birdie alla 7ª) e nel finale ha realizzato tre birdie nelle ultime cinque buche mancando anche un putt di poco più di un metro per trasformare il parziale di 69 (-3) in un 68. Edoardo Molinari ha segnato due birdie e tre bogey per il 73 (+1); Manassero, stesso punteggio, tre birdie, due bogey e un doppio bogey; Gagli un eagle, quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey per il 71 (-1). Donald ha prevalso nella money list con un guadagno di 5.323.400 euro, (4.216.226 maturati nelle gare, più il bonus finale). Ben distanziati McIlroy (E 4.002.168), Kaymer (E 3.489.033), Schwartzel (E 2.939.829) e Westwood (E 2.439.601). Ha concluso al 21° posto Francesco Molinari con E 1.087.852, guadagnando tre posizioni in questa ultima gara, e ne hanno perse due ciascuno Matteo Manassero, 31° con E 859.461, Edoardo Molinari 46° con E 686.391 e 49° Lorenzo Gagli, con E 622.846, che ha compiuto una vera prodezza a concludere tra i top 50, considerando che aveva iniziato la stagione con una ‘carta’ che gli concedeva la partecipazione solo a pochissime gare. Quanto a Quiros con i 922.645 euro di prima moneta (su un montepremi di 5.487.710) è volato al sesto posto con un guadagno complessivo di 2.259.242 (bonus compreso).

 

Donald ha intascato altri 6.683.214 dollari nel circuito americano, ma va tenuto presente che i guadagni acquisiti in ben sette gare (i quattro major e tre del WGC) gli sono stati conteggiate sia nell’ordine di merito statunitense che in quello europeo. Due i titoli nell’anno ottenuti in Europa (BMW PGA Championship e Scottish Open), uno in America (Children’s Miracle Network Hospitals Classic) e uno nel WGC (Accenture Match Play). In carriera vanta cinque successi nel circuito continentale, tre in quello statunitense e uno nel WGC. Al suo attivo anche una World Cup (2004 con Paul Casey).   I RISULTATI

La Federazione sui Social

 Instagram

[instagram-feed]

 Youtube