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Realizzare un percorso

Realizzare un percorso

La realizzazione di un percorso di golf

Realizzare un percorso di golf è senza dubbio un’operazione complessa, che incide su porzioni di territorio relativamente vaste richiedendo l’investimento di significative somme di denaro. Prima di realizzare un percorso di golf, è quindi necessario innanzitutto effettuare un’analisi seria e realistica, che caso per caso prenda in considerazione ogni aspetto riguardante la costruzione e la successiva fase di gestione.
Per fare ciò è fondamentale che il promotore o i promotori dell’iniziativa si rivolgano ad esperti del settore che abbiano competenze specifiche per ogni diversa problematica. Non basta essere dei buoni conoscitori del gioco del golf, sono assolutamente necessarie anche delle competenze in campo agronomico, ambientale, idrogeologico, economico-legislativo, burocratico e finanziario.
Dovendo accingersi a realizzare un percorso di golf, andrebbero quindi affrontate le seguenti fasi preliminari:

    1. Scelta del sito

Il primo passo per realizzare un percorso di golf consiste nell’individuare e selezionare il sito dove costruire il percorso, sempre che i promotori o chi per essi non abbiano già individuato in precedenza la localizzazione. Prima ancora di valutare l’idoneità o meno di un sito, è indispensabile tuttavia avere le idee chiare sul tipo di iniziativa che si vuole avviare ovvero quale circolo e quale percorso realizzare (privato, pubblico o commerciale).
Vanno quindi considerati aspetti come le dimensioni e l’orografia dell’area, la vicinanza con centri abitati, località turistiche o altri impianti golfistici, autostrade, aeroporti ed altro.

    1. Licenze e permessi

Contemporaneamente alla scelta del sito bisogna anche includere una prima indagine circa le autorizzazioni da richiedere alle autorità competenti (comune, provincia, regione, consorzi, parchi, enti). In tale fase devono essere individuati anche vincoli esistenti sull’area (idrogeologici, paesaggistici, ambientali, archeologici, altro) e l’eventuale necessità di redigere uno studio o una valutazione d’impatto ambientale o valutazione d’incidenza laddove il sito scelto ricada in un’area SIC (Sito d’Importanza Comunitaria).
Se il sito prescelto è quello definitivo, soprattutto in Italia è fondamentale avviare immediatamente l’iter burocratico per ottenere tutti i necessari permessi. Questo perché spesso ciò richiede tempo, a volte molti anni, complice anche la mancanza di una legislazione specifica.
Da non trascurare infine il fatto che le decisioni e la libertà del progettista potrebbero essere limitate proprio da restrizioni specificate negli stessi permessi e licenze.

    1. Studio di fattibilità

Tale fase ha inizio con uno o più sopralluoghi tecnici sul posto, nel corso dei quali si prendono informazioni circa il tipo di suolo, il clima, le risorse idriche, gli aspetti ambientali, la disponibilità dei materiali di costruzione, le modalità di impianto del cantiere ed altro.

    1. Selezione del progettista

In questo caso si tratta di individuare una rosa di progettisti tra i più indicati al caso specifico, selezionati in base a precedenti esperienze o anche per caratteristiche o attitudini specifiche. La selezione definitiva avviene dopo che ognuno dei progettisti interpellati ha compiuto un sopralluogo sul posto, proposto un proprio Master Plan ed indicato i costi della progettazione.

    1. Redazione del progetto definitivo e delle specifiche tecniche

Una volta ottenuti tutti i permessi e le necessarie autorizzazioni ed accertato ogni eventuale vincolo esistente, il progettista selezionato in collaborazione con vari esperti qualificati (agronomi specializzati in tappeti erbosi, tecnici idraulici, tecnici ambientali, geologi, altro) procede nella redazione del disegno finale del percorso, nell’elaborazione dei progetti esecutivi e di tutte le specifiche tecniche di costruzione.

    1. Calcolo dei costi di costruzione

Solamente a questo punto, avendo a disposizione tutti gli elementi, è possibile effettuare una prima stima realistica dei costi di costruzione del futuro percorso di golf. Da considerare peraltro che tale cifra potrà ancora subire delle variazioni. Sono difatti possibili dei risparmi, che si possono ottenere nelle trattative con le imprese costruttrici e con i fornitori (da selezionare a seguito di gare di appalto), ma anche degli incrementi di costo per possibili imprevisti.

    1. Percorsi di golf ecosostenibili

Il gioco del golf, a differenza degli altri sport, non si pratica in impianti sportivi dotati di dimensioni e caratteristiche costruttive standard. Gli impianti golfistici nascono nel paesaggio e di conseguenza sono permeati dalla storia dell’uso del suolo e dall’ecologia del territorio. Richiedendo superfici anche piuttosto vaste, hanno un’intima relazione con l’ambiente circostante da cui dipendono.